Da Valle Cavanata in bici vista mare

Questo fine settimana, finalmente, siamo al mare: lo scorso weekend vi abbiamo portato "a ruota libera" fino a Grado, tappa conclusiva della ciclabile dell'Alpe Adria che per ora si ferma in laguna ma che - informano fonti attendibili - arriverà fino a Trieste: dei tempi nulla è dato sapere, quindi aspettiamo fiduciosi e intanto ci godiamo Grado in bicicletta.
Se arrivate pedalando, magari lungo la ciclabile che proviene dalla vicina Aquileia, entrerete in centro costeggiando il Canale di Belvedere, che poi prende il nome di canale Biero; se arrivate da Trieste, probabilmente avrete scelto la ciclabile dell'Isonzo che entra a Grado dal lato Pineta.
Chi invece preferisce arrivare con i mezzi, può scegliere tra il Delfino Verde e il trasporto intermodale gratuito "Bici+Bus - Linea Mare e Città": un autobus con carrello portabici organizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che nei giorni festivi e prefestivi fa la spola tra Grado e Trieste e Grado e Udine. Chi invece la bici la vuole noleggiare una volta arrivato, ha un paio di opzioni. Per andare in bicicletta all'interno del gradese, magari per raggiungere la spiaggia o per le prime pedalate dei bambini più piccoli sulla passeggiata lungomare, sono perfette le biciclette di Mauro Bike, il centralissimo noleggio in riva Scaramuzza: non aspettatevi MTB o bici da strada professional, ma solide e comode biciclette con tanto di cestino per la borsa del mare.
L'alternativa, per chi ha voglia di fare una vera e propria escursione, è quella di recarsi alla Riserva Naturale Regionale della Valle Cavanata: al Centro visite infatti, dal mese di aprile, per i visitatori sono disponibili delle biciclette, donate da Turismo Fvg grazie al progetto "Mare e miniere di mare". Partendo dalla Riserva si può imboccare la ciclabile in direzione del Fiume Isonzo, passando la darsena Tenuta Primero e pedalando vista mare lungo il Lido delle Conchiglie, il Banco del Becco e il Caneo, fino al paese di pescatori Punta Sdobba per poi incrociare la strada provinciale 19, all'altezza del ponte che passa l'Isonzo. È uno dei tratti più affascinanti tra i percorsi ciclabili della nostra regione: rialzata rispetto alla strada, la ciclabile se ne sta sulla cima dell'argine oltre il quale si apre il mare e regala una vista spettacolare sul Golfo di Trieste; quando l'ho pedalata, mi son presa l'acquazzone di un bel temporale con fulmini che si tuffavano in acqua (comunque, uno spettacolo!)... ma se l'aria è limpida, lo sguardo arriva a poggiarsi fin sulla dirimpettaia costa istriana. Per rientrare a Grado, dal punto in cui la strada ciclabile si interrompe, si potrebbe percorrere una tratto della provinciale fino a Isola Morosini dove la ciclabile ricomincia: quella che punta verso Aquileia e poi si conclude sul ponte di Grado. Quella che ormai conoscete, la "coda" dell'Alpe Adria!
Chiara Meriani
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