Dempsey, Borghi e la Smutniak nei “Diavoli” dell’alta finanza

ROMA
«La più potente arma del nostro tempo non è il fucile, non il carro armato o l'artiglieria, è la finanza». Arriva domani su Sky Atlantic alle 21.15, e in streaming su Now Tv, “Diavoli”, il thriller finanziario internazionale targato Sky Original che dopo la première in Italia debutterà nei prossimi mesi anche negli altri Paesi del gruppo Sky ed è stata già venduta in 160 territori. Con un cast guidato da Alessandro Borghi, Kasia Smutniak e Patrick Dempsey, la serie - una storia di potere, segreti e disinganni ambientata nell'Olimpo della finanza mondiale - è stata girata tra Roma e Londra in lingua inglese ed è tratta dal bestseller «I Diavoli» di Guido Maria Brera (Rizzoli).
Patrick Dempsey è Dominic Morgan, potente Ceo di una banca di investimenti a Londra, Alessandro Borghi è l'ambizioso allievo che rischia di superare il maestro. Dempsey ha una moglie perfetta, Kasia Smutniak, mentre quella di Borghi, tossicodipendente, lo trascina nello scandalo. Ma una hacker (Laia Costa) scopre che qualcuno manovra contro di lui.
«Per questo personaggio - spiega Dempsey - ho approfondito molto sul tema e quell'epoca in particolare, affidandomi ai consigli di Brera. Una storia che gioca molto sulle ambiguità dei personaggi, nessuno è del tutto cattivo o un eroe senza macchia, c'è chi nasconde segreti, dolori personali, ognuno ha le sue ambizioni chi per denaro chi per puro potere. Racconta l'alta finanza, un mondo che condiziona le nostre vite in mille modi».
«Diavoli - conclude il protagonista - rapportata con quello che stiamo vivendo in queste settimane ci fa interrogare, sul futuro che ci aspetta: è ora di cambiare, abbiamo bisogno di un'economia più umana e sostenibile, siamo sull'orlo del caos».
Nils Hartmann, direttore produzioni originali Sky, annuncia che è in fase di scrittura con Brera una seconda stagione che avrà a che fare con l'attualità: «Si dovrebbe riaprire con i due protagonisti che si incontrano in una Milano deserta. Poi la storia torna indietro nel tempo e li ritroviamo a Londra all'inizio della Brexit». —
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