Duello Angiolini-Scommegna sul “nodo” di un ragazzo morto

TRIESTE

Chi è Gidion? È questo, in fondo, il nodo da sciogliere a cui fa riferimento il titolo del bellissimo dramma di Johnna Adams, in scena al Politeama Rossetti a partire da giovedì per la Stagione di prosa dello Stabile. In scena “Il Nodo” è un duello teso ed emozionante fra Ambra Angiolini e Arianna Scommegna, protagoniste della pièce diretta da Serena Sinigaglia.

Di Gidion sappiamo che frequenta la prima media e che a un certo punto rincasa da scuola con una nota e una sospensione. Prevedibile per un adolescente pieno di vivacità. Invece accade che la mamma del ragazzo si presenti a scuola, all’ora di ricevimento, per parlare con la sua professoressa: emergono episodi di bullismo, ne fu vittima o carnefice? Gidion era pieno di lividi - rivela la madre - Gidion è andato nel garage ed ha compiuto un gesto atroce. Il loro non sarà un semplice colloquio fra genitore e insegnante: per un’ora e mezza le due donne vivono in scena un confronto intensissimo e disperato, fatto di strategie, attacchi, difese, rivelazioni. Un confronto in cui entrambe cercano di salvarsi dal baratro della colpa, dai sentieri aguzzi della responsabilità… Ognuna ha verità, smarrimenti, dolori, rivendicazioni da mostrare all’altra: ma con prorompente chiarezza, di battuta in battuta, il testo denuncia come l’unica vera assenza sia quella della voce del ragazzo, del suo mondo interiore, del suo malessere. Chi lo conosceva davvero? Era vittima o carnefice? E perché lo era?

Johnna Adams non offre al pubblico la soluzione di questo nodo, che si scioglierà soltanto in un doloroso taglio: attraverso il teatro però può - come sottolinea la regista Serena Sinigaglia - «mettere a nudo, nella sintesi e nell’intensità che lo contraddistinguono, le più profonde contraddizioni dell'uomo, le ragioni ultime del suo agire. Ambra Angiolini nel ruolo della mamma e Arianna Scommegna in quello dell’insegnante offrono una prova interpretativa molto fine e avvincente e nel contempo incarnano la fragilità, l’insicurezza, l’egoismo, la difficoltà dei genitori di oggi, da un lato, e dall’altro l’ottusità, l’approssimazione, la scarsa empatia delle figure istituzionali.

“Il nodo” resterà in scena fino a domenica. —

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