E se a combattere Superman fosse un Batman cattivo?

ROMA. Diventa sempre più concitato, tra pettegolezzi, teorie e previsioni per gli incassi, il conto alla rovescia per “Batman vs Superman: dawn of justice” di Zack Snyder, con Henry Cavill che...

ROMA. Diventa sempre più concitato, tra pettegolezzi, teorie e previsioni per gli incassi, il conto alla rovescia per “Batman vs Superman: dawn of justice” di Zack Snyder, con Henry Cavill che riprende i panni dell'Uomo d'acciaio a tre anni dal riavvio della saga, e Ben Affleck che debutta in quelli dell'uomo pipistrello. Una scelta di casting che i fan non avevano preso bene, come anche quella di Jesse Eisenberg per un giovane Lex Luthor.

L'incontro/scontro epico arriverà, anche in 3d, nelle sale italiane il 23 marzo (due giorni prima dell'uscita in America) con Warner Bros. Poche le sicurezze, come la durata del film, 2 ore e 31 minuti, o la presenza nella storia anche di Wonder Woman (Gal Gadot), e molte le ipotesi come quelle su quali altri supereroi dell'Universo Dc Comics appariranno, in vista del terzo capitolo della saga, il corale “The Justice League part one”, già in pre-produzione e nelle sale Usa a novembre 2017.

Cosa aspettarsi quindi da “Batman vs Superman”? Qualche risposta la iniziano a dare regista e attori nelle prime interviste per il lancio del film, anticipato da provini a pioggia che rilanciano l'atmosfera particolarmente oscura della storia. L'idea di base era «non fare un sequel nel senso tradizionale ma ripartire con una linea di racconto mitologica» ha detto Snyder a “Filmink”. Il regista voleva che «nel mondo dell'Uomo D'Acciaio anche gli altri personaggi Dc potessero esistere. Così ho proposto all'improvviso: “E se Batman fosse il cattivo?” Una volta che l'hai detto non puoi rimangiartelo - ha spiegato al Los Angeles Times -. Voglio dire, chi può essere un tipo migliore da combattere di Batman?».

In realtà più che “cattivo”, a quanto vediamo dai provini, l'uomo pipistrello di Ben Affleck è tormentato. «È una specie di Batman esistenziale - ha sottolineato l'attore - Non è un uomo in agonia per essere Batman ma si guarda indietro e si chiede “ne valeva la pena”?».

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