La mostra di Steve McCurry a Trieste chiude a quota 74 mila visitatori

A visitare la mostra è stato un pubblico variegato: maggioranza di italiani, ma anche moltissimi appassionati dalla Slovenia e dagli altri Paesi limitrofi.

Una delle celebri immagini di Steve McCurry: un bambino ritratto in Etiopia
Una delle celebri immagini di Steve McCurry: un bambino ritratto in Etiopia

Sono oltre 74mila i visitatori che dal 15 novembre al 4 maggio hanno visitato al Salone degli Incanti di Trieste la mostra "Steve McCurry. Sguardi sul mondo", che ha chiuso i battenti dopo aver visto arrivare moltissime persone interessate all’opera del visionario fotografo statunitense.

A visitare la mostra è stato un pubblico variegato: maggioranza di italiani (regionali e provenienti da Veneto e negli ultimi giorni che hanno accompagnato le festività anche da Lombardia ed Emilia-Romagna), ma anche moltissimi appassionati dalla Slovenia e dagli altri Paesi limitrofi.

A darne notizia sono stati  il governatore Massimiliano Fedriga e l'assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio Bini. «Un successo senza precedenti, considerato anche il fatto che si trattava di una mostra fotografica», ha affermato Fedriga. La giunta ha rilevato che i dati sui visitatori confermano il forte interesse del mercato sloveno verso proposte culturali di alto livello, tant'è che il 20% di presenze sono state slovene. Il 3 maggio è stata la giornata più visitata con un totale di 1.863 ingressi.

La mostra era organizzata da PromoTurismoFVG, curata da Biba Giacchetti sotto la direzione artistica di Madeinart e Gianni Mercurio e realizzata nell'ambito della proposta di GO! 2025&Friends, rassegna promossa e ideata dalla Regione Friuli Venezia Giulia che affianca il cartellone di eventi di GO! 2025, Nova Gorica -Gorizia Capitale Europea della Cultura interessando l'intero territorio regionale.

Si trattava di una delle esposizioni più complete del lavoro dell'artista, che ha portato per la prima volta in Friuli Venezia Giulia oltre un centinaio di opere a coprirne l'intera carriera, offrendo una panoramica delle tematiche a lui più care, tra viaggi, culture, bambini e ritratti, in una narrazione autentica di storie di vita colte a tutte le latitudini. Dall'India, dall'Afghanistan, dal Myanmar, dall'Africa e da altri luoghi come Cina, Cambogia e Giappone, McCurry racconta volti e persone attraverso narrazioni uniche e commoventi, una fra tutte la "ragazza afghana", Sharbat Gula, fotografata in un campo profughi in Pakistan, il cui sguardo è divenuto un simbolo mondiale.

La curatrice della mostra Biba Giacchetti si è rallegrata per l’esito del lavoro: «Il numero straordinario di visitatori della mostra di Steve McCurry a Trieste mi riempie di orgoglio – ha affermato -. È la conferma che questa città, tanto affascinante, ricca di storia, cultura e personalità uniche, ha riconosciuto e fatto proprio il linguaggio universale delle storie raccontate da un grande autore come McCurry».

Anche Giacchetti, come l’amministrazione regionale, ha voluto ringraziare tutti i partecipanti all’iniziativa: «Se la mostra è stata così amata, il merito non è solo mio, in qualità di curatrice, ma anche di tutta la squadra che ha lavorato con passione e dedizione per accogliere e realizzare al meglio ogni mia richiesta – ha dichiarato la curatrice -. Un grazie sincero va a PromoTurismoFVG e alla Regione, a Madeinart e a tutto il mio team: i successi nascono sempre da un lavoro di squadra». Giacchetti ha infine ringraziato gli abitanti di Trieste per l’accoglienza data all’opera del fotografo: «E grazie soprattutto ai residenti: nei giorni belli trascorsi per l’allestimento e poi durante il mio ritorno con amici giornalisti, non ho mai smesso di dirvelo: siete fortunati a vivere e a dare vita a questa città e regione incredibile e bellissima, che mi porto nel cuore».

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