E Sebastiano Lo Monaco grida forte in scena “Per non morire di mafia”
ROMA. «Bisogna parlare, urlare, perché il silenzio è l'ossigeno che alimenta il sistema criminale e la simbiosi con i poteri politici si rafforza». Lo dice a gran voce Sebastiano Lo Monaco dal...
ROMA. «Bisogna parlare, urlare, perché il silenzio è l'ossigeno che alimenta il sistema criminale e la simbiosi con i poteri politici si rafforza». Lo dice a gran voce Sebastiano Lo Monaco dal palcoscenico nei panni del magistrato Pietro Grasso. «Il silenzio - ripete in un altro passo, citando Gramsci - è il peso morto della Storia». Parole che pesano ora che “Per non morire di mafia”, tratto dal libro di Grasso e Alberto La Volpe, ritorna in scena al Ghione di Roma a 30 anni dal maxi processo a Cosa Nostra.
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