Ecco Gus G, la chitarra di Ozzy Osbourne

TRIESTE. Un altro “guitar hero” in arrivo. Domani sarà ospite dell'associazione Trieste is rock il chitarrista di Ozzy Osbourne, Gus G. L'asso delle sei corde si esibirà al Naima di Viale XX Settembre (ex Macaki). Considerato il miglior chitarrista metal del mondo da "Guitar Player Magazine", la sua fama raggiunge l'apice quando diviene il chitarrista ufficiale di Ozzy. A Trieste sarà accompagnato dal cantante tedesco Henning Basse.
«Lo conosco da sempre. Oltre a promuovere il mio disco “I am the Fire” - anticipa Gus G. - eseguiremo qualche pezzo dei Dream Evil, dei Firewind, di Ozzy e dei Black Sabbath. Non ho mai suonato qui, ma molti amici musicisti me ne hanno parlato bene. Un gruppo di fan triestini è venuto fino a Salonicco anni fa. Non vedo l'ora».
Come ispiratori cita Scorpions, Judas Priest, Black Sabbath. «Sono nato nell'epoca migliore, ascoltando tutti i classici di quel tempo che son poi divenuti pietre miliari. Oggi ho poco tempo per ascoltare, ma quando sono in tour, mi piace curiosare le band che si esibiscono con no. Appena posso torno a rilassarmi in Grecia, dove ho la residenza, la famiglia, gli amici».
La collaborazione con Ozzy risale al 2009. «Tutto è nato da una mail con cui il suo manager mi chiedeva se ero interessato a tenere un'audizione. Mi hanno reclutato per un concerto di prova a cui è seguito un secondo, un terzo e così via. Sono entrato in pianta stabile nella sua band e iniziato a comporre con lui. Ozzy è un mito. A volte può anche dimenticare qualcosa o comportarsi in modo buffo, ma ricorda nel dettaglio migliaia di particolari del suo glorioso passato. E' alla mano, semplice, divertente, non arriva in limousine o in elicottero. Prima di andare sul palco ci vuole tutti assieme a lui per un brindisi portafortuna».
Per Gus i talent sono solo "contenitori vuoti". «Questi personaggi possono godere del loro momento di celebrità, ma poi? Cadono nel dimenticatoio e questo può far veramente molto male. Alle volte mi ci paragono. Sono nato in un piccolo rione di Salonicco, ci trovavamo nel minuscolo garage di un mio amico a provare e riprovare per anni. Volevo diventare il più grande chitarrista della zona, ci ho messo tutto il mio impegno. Poi ho studiato negli States, mi sono trasferito in Svezia e grazie ad Ozzy suonato in ogni posto del pianeta. Ma è stato il premio per anni di sacrifici».
Fortunatamente il rock è ancora vivo. «La crisi ha investito anche il mercato musicale, ma non dobbiamo confondere il movimento con il business. I fan ci seguono fedelmente e acquistano i dischi, soprattutto in Scandinavia e Germania. In quasi due anni di tour con Ozzy ho suonato quasi ogni sera davanti a 25-30mila persone. Sono tornato a casa, ho inciso il mio cd solista e deciso di rimettermi in viaggio per promuoverlo, conoscere gente e posti nuovi. Darò tutto me stesso e scenderò a stringere le mani alla fine di ogni concerto».
Apriranno la serata i veronesi Arthemis, power-metal band con quasi quindici anni di carriera alle spalle. Biglietti nelle abituali prevendite, info su www.triesteisrock.it.
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