Eliane Elias, voce e fascino dal Brasile

Stasera in piazza Verdi per TriesteLovesJazz la cantante vincitrice del Grammy 2016 con “Made in Brazil”
TRIESTE. Sospesa tra jazz, pop, classica e bossanova, al festival internazionale TriesteLovesJazz oggi arriva la vincitrice del Grammy Award per il Miglior Album di Jazz Latino 2016 con “Made in Brazil”, cd che proponeva brani inediti e classici della musica brasiliana a cui fa seguito ora il nuovo “Dance of Time”.


A fare da cornice al fascino brasiliano della pianista Eliane Elias – 25 album all'attivo e due milioni di copie vendute - stasera alle 21 in un concerto a ingresso libero sarà ancora una volta la suggestiva piazza Verdi. Artista di San Paolo con all'attivo più nomination, già componente degli Steps Ahead e quindi in trio con Jack DeJohnette ed Eddie Gomez e poi con Peter Erskine e Mark Johnson, Eliane Elias è cresciuta in un ambiente musicale tra il classico e il jazz, ispirata da musicisti come Art Tatum, Wynton Kelly e Bill Evans.


Il suo caratteristico stile unisce le sue radici brasiliane e la sua inconfondibile voce con il suo virtuosismo strumentale e le sue doti compositive. La sua parabola musicale ha inizio nel 1981, quando, al termine di anni di studi di alto livello nelle migliori accademie, la musicista incontra Eddie Gomez che la porta con sé a New York per farla proseguire la carriera pianistica. Dopo gli studi alla Julliard, si unisce ai leggendari Steps Ahead insieme a Michael Brecker, Mile Mainieri, Peter Erskine e lo stesso Gomez. Inizia poi una carriera solista e la collaborazione con il trombettista Randy Brecker, che diventerà in seguito suo marito.


Del 1986 è l'album "Illusions" e di due anni più tardi "Cross Current", salutato da un ottimo riscontro di vendite. "So Far So Close" secondo le rilevazioni di Radio & Records è il primo per passaggi radio nel 1989. Negli anni Novanta esce "Eliane Elias Plays Jobim", omaggio al padre della bossa nova.


Successivamente, nel '94, la pianista duetta con Herbie Hancock e gli anni Duemila la vedono partecipare al grande meeting "Bossa Nova in Concert" al fianco dei migliori nomi della scena brasiliana. Più di recente, con la Blue Note incide "Something for You: Eliane Elias Sings & Plays Bill Evans" e due anni più tardi pubblica "Bossa Nova Stories", da molti considerato il suo migliore lavoro. È invece del 2010 "Light My Fire", a cui seguono "Swept Away" e poi, nel 2013, "I Thought About You: A Tribute to Chet Bake"r un omaggio al grande trombettista americano.


«Nel nuovo cd “Dance of Time” (che vede come ospiti il pianista Amilton Godoy, il chitarrista-compositore João Bosco e il poeta della sei corde Toquinho, il trombettista Randy Brecker, il vibrafonista Mike Mainieri e il cantante Mark Kibble) volevo includere – riferisce l’ artista - musicisti molto importanti per me all'inizio della mia carriera. È un album che rappresenta lo spettro della mia carriera, dall'inizio fino a ora». Registrato in Brasile, comprende anche il samba. «È il ritmo di danza più autentico e contagioso del Brasile – scrive ancora l'artista - e non c'è posto migliore nel mondo per catturare questa musica».


Lunedì il festival - organizzato da Casa della Musica / Scuola di Musica 55 e dal Comune - ospiterà, sempre alle 21 in piazza Verdi con ingresso libero, la Nat Osborn Band di Brooklyn, formazione tra soul, funk, rock e jazz che ha base a New York ma un piede da entrambi i lati dell’Atlantico.


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