Elio arriva a Trieste senza le Storie Tese: «Stavolta rendo omaggio a Frank Zappa»

Giovedì in concerto a San Giusto con Ossi Duri e il gruppo The Enema Bandits per il Summer Rock Festival
02/07/03 RADIO 3 ELIO DI ELIO E LE STORIE TESE SARA' IL PROTAGONISTA DI FRANKESTEIN!! , OPERA CHE FA PARTE DEL CARTELLONE DI FESTIVAL OPERA BARGA
02/07/03 RADIO 3 ELIO DI ELIO E LE STORIE TESE SARA' IL PROTAGONISTA DI FRANKESTEIN!! , OPERA CHE FA PARTE DEL CARTELLONE DI FESTIVAL OPERA BARGA

TRIESTE. Nessuna etichetta, nessuna catalogazione, solo musica di qualità da rievocare, vivere e trasmettere da un palco. Non ha dubbi Stefano Belisari – conosciuto al grande pubblico come Elio, lo storico frontman delle Storie Tese – nel giudicare il vissuto e le produzioni di Frank Zappa, l’artista a cui è dedicato il concerto del 1° agosto al Castello di San Giusto (alle 21, ingresso a pagamento) la prima delle quattro date che compongono il cartellone del Trieste Summer Rock Festival, il progetto a cura dell’Associazione Musica Libera, ideato da Davide Casali e giunto quest’anno alla 16° edizione.

Un battesimo nel segno del “Frank Zappa Day”, questo il richiamo della serata, disegnato dal concerto di Elio e Ossi Duri e dalla esibizione degli The Enema Bandits. Spazio al concetto della “banda tributo” quindi, cifra che gioca tra retaggio ed emulazione (di solito in chiave maniacale) e che qui deve fare i conti con un repertorio intenso e “ostico” da riprodurre come quello di Frank Zappa, genio non solo nel tecnicismo ma anche nella prolificità e nel saper sfuggire ai timbri da porre sullo stile compositivo:

«Infatti alla classica domanda “che genere musicale si tratta?” rispondo sempre che la cosa non mi preoccupa affatto – specifica subito Elio – non mi pongo limiti e confini e quando parliamo di Zappa il tema è ancora più secco, lui è Zappa e basta! Preferisco quindi parlare di buona musica e della qualità da riproporre, aspetti che condivido con il progetto Ossi Duri, la cui collaborazione perdura e bene da anni».

Fascinoso e difficile nel contempo saper “pescare” nel mare magnum della produzione zappiana, un patrimonio che in questi giorni ricorda ad esempio il 40° dall’uscita di “Sheik Yerbouti”, album iconico e tra l’altro il più venduto (all’epoca in un doppio vinile) dove il rock d’autore su tracce “live” incontra l’improvvisazione e consuete stoccate satiriche:

«Sulla scelta del repertorio ci siamo soffermati prevalentemente sugli anni’80 di Zappa – ha aggiunto Elio – è una fase non solo valida ma anche eseguibile, cosa che più avanti negli anni diventa magari più ardua. Cosa ascolto in generale? Gli studiosi sostengono che nell’arco degli ultimi anni la società abbia accusato un calo drastico del fattore QI, ebbene – puntualizza alla sua maniera il cantante – anche la musica ha risentito di tale deficit, quindi meglio rifugiarsi nel passato».

Una cartolina anche per Trieste: «Ci sono venuto spesso nell’arco degli ultimi anni per alcuni spettacoli in teatro e ogni volta è una bella scoperta – afferma l’ex giudice di X Factor – è una città che parla di arte, di storia e di apertura sociale. Mi piace scoprirla nei suoi vari aspetti».

A proposito di Trieste, aperture e dintorni. Sul palco di San Giusto giovedì approda anche una band locale, The Enema Bandits, qui di scena sotto la voce “Play the music of Frank Zappa”, gruppo soggiogato anche esso dalle molteplici cifre regalate dal compositore scomparso nel 1993, al punto da volerlo vivere sotto diverse tinte, spaziando dal jazz orchestrale e all’occorrenza alla chiave acustica. Il progetto è figlio di Pietro Ieraci e Jacopo Tommasini e annovera una dozzina di musicisti di Trieste e dintorni, tra l’altro tutti molto giovani, dai 20 ai 27 anni, ora chiamati ad un doppio intrigante “confronto”, non solo con il retaggio di Zappa ma con lo stesso Elio.

Il Rock festival proseguirà il 2 agosto (ingresso gratuito) con la band tributo dei Rockets, gli epigoni dello Space Rock, e con il concerto dei Sezione Frenante, band dedita al Prog puro dai profumi anni’70, vedi l’ultimo interessante lavoro, “Nuove dimensioni”, dove spiccano brani come la “branduardiana” “Nomadi Velieri”, l’epica “Kosmos” e la suite “È nata una stella”.
 

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