“Emily in Paris”, moda e stereotipi ma la serie è in testa su Netflix

new york
La giovanissima social media strategist Emily Cooper (Lily Collins) si è appena trasferita a Parigi per lavoro, direttamente da Chicago. Stereotipi francesi e americani, dispetti e sogni modaioli, senza dimenticare il magico mondo degli influncer di cui lei in un batter di ciglio diventa una maga, mixati a party esclusivi, scarpe, look improbabili, l’amore per uno chef (Lucas Bravo, già gettonatissimo sui social). “Emily in Paris” è una serie con un'impronta alla “Sex and the City” (sono gli stessi sia il produttore Darren Star che la costumista Patricia Field). A pochi giorni dall'uscita su Netflix, si posiziona al primo posto della classifica dei titoli più visti della piattaforma. Ma allo stesso tempo fa discutere, la critica francese in primis, ma anche il Guardian inglese: il critico di Le Monde Thomas Sotinel ha definito l'operazione «hate watching», non solo per i cliché sulla cultura francese, ma anche per l'idea che vedono l'americana stringere tra le mani il successo nel giro di una settimana. Emily, infatti, arriva a Parigi in sostituzione di una collega incinta, ha un fidanzato in America ma se ne dimentica, non conosce una parola di francese (debutta utilizzando il traduttore sonoro dello smartphone): lavorerà per un anno in un'azienda che cura la comunicazione di beni di lusso per portare il «punto di vista americano». E conquisterà anche il couturier più inespugnabile.
I francesi vengono descritti come persone che non arrivano in ufficio prima delle 10. Lei da perfetta americana lavora invece 12 ore al giorno, mentre gli altri spettegolano. Le Figaro fa notare poi come il Café de Flore, che viene fatto passare come luogo super alla moda, «non è cool da oltre 40 anni» e per chi vive a Parigi rappresenta soltanto una trappola per turisti. Però ha ragione anche chi dice che la storia è fatta per distrarsi e sognare, in un periodo difficile per tutti. Ci sono tre donne dietro al glamour della serie: Patricia Field, stylist diventata iconica grazie a Sex and The City, l'hairsylist Mara Roszak e la make up artist Fiona Stiles, tra le più corteggiate di Hollywood. Non mancano poi le citazioni: dalla Hepburn in Funny Face alla celebre e immensa gonna in tulle indossata da Carrie nell'ultimo episodio di Sex and The City a tanti altri. La protagonista Lily Collins, figlia di Phil Collins e Jill Tavelman ha già una discreta carriera di attrice alle spalle. —
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