Enrico Ghezzi ai Mille Occhi nei trent’anni di Fuori Orario

Il padre del programma-cult di Rai 3 oggi al Miela dall’amico Grmek Germani I due insieme in “Pornomi”, sullo schermo con “L’occhio L’orecchio La bocca”

TRIESTE Già la sigla ammaliava, con le sue scene eteree e fluttuanti dal capolavoro di Jean Vigo scaldate dalla voce grintosa di Patti Smith. Poi quella scritta, battezzata come un vecchio film di Martin Scorsese e quel sottotitolo, "cose (mai) viste", a colpire ancor di più l'immaginario dello spettatore. Fino a far nascere la passione per il cinema in generazioni di futuri cinefili: libero e dirompente, "Fuori orario" ha regalato capolavori del passato da riscoprire ma anche tanto cinema sperimentale altrimenti invisibile. E se a festeggiare il trentennale del programma-cult per eccellenza dei palinsesti notturni stasera alle 21 al Teatro Miela sarà ospite ai Mille Occhi nientemeno che il suo iconico creatore Enrico Ghezzi, non tutti sanno che c'è una presenza triestina già dalle sue origini.

«La terza rete Rai nasce nel dicembre '79 su impulso di Angelo Guglielmi - racconta Sergio Crechici, giornalista e studioso di cinema -: le aspettative sono grandi, l'idea è di fare una cosa innovativa per ampliare l'offerta tra una prima rete tradizionalista e destinata a fare grandi numeri e una seconda più specializzata: e ciò attraverso giovani appassionati di cinema cui viene data la possibilità di ampliare lo spettro della programmazione. Guglielmi ha così rivoluzionato un mondo, inventando un nuovo modo di fare tv. Ecco allora Fuori Orario, che nasce con l'idea di esprimere il cinema underground, di ricerca e di innovazione: quello che non passava sulle altre reti, più generaliste e "ingessate". Lì si sono incontrate persone che già avevano grande passione per il cinema». Tra queste, un giovane Sergio Grmek Germani, il futuro direttore dei Mille Occhi, non a caso festival audace e sperimentatore per antonomasia.

«Ero a Roma per la sperimentazione della nascente terza rete - ricorda Grmek Germani - avendo vinto da poco il concorso a programmista-regista alla sede Rai di Trieste con Mirjam Koren, Marina Silvestri e Piero Panizon: così mi ritrovai insieme ai neoassunti di tutte le altre regioni tra cui per la Liguria qualcuno che frequentavo da tempo, il “falcone” Enrico Ghezzi. Il corso di formazione prevedeva la realizzazione di un corto, che fu dunque la mia prima regia in assoluto. Pensai di girarlo negli spazi di via del Mattonato, sede del cineclub del titolo, avendone scoperto dei precedenti di cronaca nera e degli intrecci con la realizzazione di "Roma città aperta"». È "L'occhio L'orecchio La bocca", che vedremo stasera e che il direttore e autore inserisce per la prima volta in 18 anni del suo festival, insieme a "Pornomi" interpretato da Ghezzi e con la voce di Grmek Germani.

«Da una parte - spiega ancora Crechici - c'era la ricerca e la programmazione delle cose più d'avanguardia attraverso l'utilizzo di materiali preesistenti, in tandem col gemello "Blob": prendendoli, destrutturandone il significato grazie ad accostamenti così inconsueti da farli diventare altro. Dall'altra funzionarono da fucina di talenti lanciando e producendo in prima persona nuovi autori: "Cinico Tv" fu una loro creatura anche se Daniele Ciprì e Franco Maresco non furono gli unici, lanciando anche la coppia Flavia Mastrella-Antonio Rezza. Potendo sperimentare, proprio per l'orario a tarda notte senza esser schiavi dei dati d'ascolto, aprirono nuovi orizzonti, scoprendo nuovi autori e attirando una platea che fino a quel momento non si era mai interessata alla programmazione preesistente». —




 

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