Festival del cinema latino-americano: sfida digitale con 15 film in concorso

Il programma
Nell’anno della creazione della sua Cineteca online – quasi 1. 000 film da vedere gratuitamente che hanno catturato già più di 330. 000 spettatori – la sfida digitale è tutt’altro che finita per il Festival del cinema latino americano di Trieste. Da oggi e fino a domenica 15 novembre l’appuntamento con il meglio del cinema del subcontinente sarà infatti tutto online: rispetto ad altri festival triestini, l’organizzazione guidata dal direttore Rodrigo Díaz punta stavolta sulla piattaforma digitale mowies. com, che assicurerà al pubblico la visione delle 15 opere che gareggeranno nel concorso ufficiale, degli 11 film e documentari di “Shalom: il Sentiero Ebraico in America Latina” pensato in origine in presenza al Museo della Comunità ebraica Carlo e Vera Wagner e poi trasferito anch’esso online, e di altre sezioni che si annunciano di forte impatto.
La modalità di accesso sarà semplice e intuitiva: dal menu “Sezioni” del sito cinelatinotrieste. org il pubblico potrà scegliere i film che vorrà vedere cliccando sulle loro schede, che indicheranno anche la giornata di programmazione; quindi acquisterà il biglietto online e potrà accedere alla visione. «È la prima volta che viene data questa grande occasione di visibilità internazionale agli autori latinoamericani», spiega Díaz: una cinquantina su quasi 90 i film che hanno accettato l’accordo di permettere la visione sia nei Paesi Ue che nel continente americano. «Siamo felici, perciò – continua – di aver trasformato quella che poteva essere una pesante limitazione in una bella opportunità per il cinema del subcontinente. Il Festival ha previsto anche un piano B, appoggiandosi a una seconda piattaforma, per permettere anche ai giurati di visionare i film online». Ogni film rimarrà online 48 ore salvo gli eventi speciali: il tempo sarà comunque indicato su ogni singola scheda.
Il primo thriller importante di Ricardo Darín, il Mastroianni argentino protagonista del film premio Oscar “Il segreto dei suoi occhi” conduce a un’altra importante sezione: “Perdido por perdido” è infatti uno dei titoli della “Retrospettiva” che quest’anno è dedicata al regista, produttore e sceneggiatore argentino Alberto Lecchi. Sei le opere che il festival renderà disponibili online a partire da oggi nell’unica sezione visibile per tutta la durata del festival. Appassionato di cinema e di storie, Lecchi ha lavorato con alcuni dei più importanti interpreti argentini: un’occasione, quindi, per scoprire una galleria dei volti più iconici di quel cinema, da Dario Grandinetti, (protagonista di “Parla con lei” ) presente in due film, a Rodrigo de la Serna (” I diari della motocicletta” , Palermo de “La Casa di Carta”). Nè mancherà la spagnola Ariadna Gil (” Il labirinto del fauno” ), due film anche per lei.
” Cinema e Letteratura” , da lunedì 11, sarà uno dei grandi eventi della manifestazione: cinque dei sette film della sezione hanno la sceneggiatura o la supervisione del Premio Nobel Gabriel Garcia Marquez. Non solo: tre di questi risultano importanti in quanto ritenuti, finora, perduti: si tratta della trilogia “De amores y delitos”, nata un’idea originale di Gabo e realizzata negli anni ’90 per la tv, quindi passata di archivio in archivio fino a perdersi. O almeno così si credeva: un ritrovamento rocambolesco in un archivio abbandonato di New York li ha riportati tutti e tre alla luce e, grazie al festival triestino, si potranno ora riscoprire. Sceneggiatura di García Márquez anche per due film messicani presentati nella sezione: tra questi spicca “El año de la peste” di Felipe Cazals, in programma martedì 10, datato 1979 ma attuale più che mai: un’epidemia sconosciuta miete vittime in un villaggio mentre un medico cerca di avvertire le autorità rimanendo inascoltato: lo scopo del governo sarà quello di controllare le notizie per evitare il panico.
Lo scorso anno aveva raccontato del suo cinema “sovversivo” e resistente, il regista messicano Gabriel Retes, amatissimo in patria e da poco scomparso. Ospite di quell’edizione, aveva detto al direttore Díaz che il suo ultimo film sarebbe stato presentato all’esordio a Trieste. Promessa mantenuta: già attesa anche nel suo Messico, “Identidad tomada”, commedia irriverente degli equivoci, sarà in anteprima nel Concorso ufficiale, mercoledì 11 e giovedì 12, per ricordare il cineasta ribelle dallo sguardo critico e pungente. –
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