Floreancig il pittore che brucia fino a domenica a Pordenone

PORDENONE. Si chiude domenica, all’ex convento di San Francesco a Pordenone, la mostra di Giordano Floreancig “Guardatemi in faccia. Ritratti nella mente" (da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30;...

PORDENONE. Si chiude domenica, all’ex convento di San Francesco a Pordenone, la mostra di Giordano Floreancig “Guardatemi in faccia. Ritratti nella mente" (da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30; domenica e festivi 11-13, 15.30-19.30). Oltre 300 ritratti a olio su tela che custodiscono un messaggio preciso: la normalità non esiste. Ogni personaggio sgomita per farsi notare, appare e grida. Volti liberi e soli, qui accostati su alte pareti come in un'antica quadreria in modo che il visitatore possa guardare in faccia un altro lato della realtà, quella pazzia che è in tutti noi e che ci rende unici e diversi dagli altri.

Floreancig non fa mistero di prediligere la trasgressione dalle regole della ragione. Così la rappresentazione dei folli, nella deformazione dei visi dalle bocche spalancate, e la volontà di esasperare il segno con pennellate violente di un colore carico, lo portano ad andare oltre la semplice riproduzione di un soggetto e a vagare nella realtà interiore di un'umanità sofferente.

Floreancig, 61 anni, di Stregna, autodidatta, nel 2010 ha esposto all'ex Opp di Trieste "Gli ultimi normali" e in quell’occasione ha bruciato 30 opere per i trent'anni della morte di Franco Basaglia. Nel 2011, per i 150 anni dell'unità d'Italia, ha chiusola Biennale di Venezia insieme a Vittorio Sgarbi, dando fuoco a oltre 150 opere davanti a cinquemila persone. Le ceneri di questo falò sono in 150 barattoli, esposti in una galleria a Graz.

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