Folkest, un mese di concerti Shapiro e Vandelli a Udine la Pfm fa tappa a Capodistria

Loreena McKennitt il 22 luglio Nada premio alla carriera la formazione serbo-italiana Ajde Zora a Duino, i triestini Maxmaber Orkestar a Romans

UDINE. Oltre 50 appuntamenti distribuiti tra giugno, luglio e agosto per un’estate Folkest che festeggia i suoi 41 anni a tutta musica (ma non solo). Il festival si svolgerà attraverso 22 comuni del Friuli Venezia Giulia, con alcuni significativi appuntamenti a Gorizia, Spilimbergo, Udine, Capodistria e, novità di quest’anno, Auronzo di Cadore. Gli artisti che animeranno i numerosi palchi dal 20 giugno al 22 luglio provengono da tutto il mondo: Scozia, Serbia, Slovenia, Irlanda, Ungheria, Colombia, Austria, Repubblica Ceca, Argentina, Polonia, Bielorussia, Croazia, Bosnia, Inghilterra, Canada e Italia.

Tra gli ospiti di questa edizione, programmata dal direttore artistico Andrea Del Favero, il duo Shel Shapiro - Maurizio Vandelli nel 'Love and Peace Tour' (Udine, 9 luglio), l'intramontabile formazione della Pfm (Capodistria, 20 luglio) impegnata nel 'TVB-The very best tour' (ingresso gratuito) e la cantautrice canadese Loreena McKennitt, star internazionale della musica folk che si esibirà il 22 luglio nel piazzale del castello di Udine.

Tra gli eventi importanti del festival la consegna del Premio alla Carriera, che, dal ’96, è andato, tra gli altri, ad artisti quali Ian Anderson dei Jethro Tull, Vecchioni, Noa, Branduardi, Ruggiero e Cristicchi. Quest’anno il premio sarà conferito a Nada l’8 luglio a Spilimbergo.

Tra le novità 2019 c’è che Folkest approda in Cadore, con tre appuntamenti ad Auronzo. Il 3 luglio suoneranno gli Hoodman Blind (Scozia), giovane trio che trae ispirazione da brani musicali della Finlandia e della Svezia alternati a brani della tradizione irlandese.

Folkest come di consueto, si sposta per tre serate a Capodistria, a partire dal concerto dei Mef (Istria/Slovenia), il 16 luglio a Palazzo Gravisi-Buttorai, sede della Comunità Italiana. A seguire suoneranno il 19 luglio in Piazza Carpaccio, gli Irdorath (Bielorussia), gruppo che propone una musica senza confini di generi, con influenze varie, dove l’idea del fantasy è stato il punto di partenza sviluppato strumentalmente da due cornamuse. Il 20 luglio, infine, la Pfm a ingresso gratuito.

In programma il 21 giugno a Duino Aurisina nel cortile del Collegio del Mondo Unito la formazione serbo italiana Ajde Zora, una carovana musicale per esplorare i Balcani, attraverso danze frenetiche e ballate struggenti delle popolazioni gitane con sei musicisti e la cantante serba Milica Polignano.

A Romans d’Isonzo il 25 giugno arrivano invece i triestini della Maxmaber Orkestar, con la loro proposta di un viaggio attraverso la tradizione popolare dell’Europa orientale e del Mediterraneo: klezmer, vecchie canzoni italiane e jugoslave, valzer e mazurke, musica rom, sevdalinke bosniache, danze dalla Serbia e dalla Macedonia si intrecciano in un sound allegro e malinconico allo stesso tempo insieme a brani originali, cantati in dialetto triestino.

Il mese di luglio si aprirà lunedì 1 con il concerto a Gorizia dei Donauwellenreiter, gruppo austriaco la cui musica è contaminata da elementi jazzistici e moderni e dagli echi di musiche e delle culture danubiane. Spicca la voce e il violino di Maria Crafonara - insieme a Thomas Castañeda, pianoforte, Jörg Mikula alla batteria e Lukas Lauermann al violoncello - che spazia dalla musica di Mozart ai canti tradizionali ladini della sua terra. —

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