“Free Solo” su El Capitan inaugura il concorso letterario Leggimontagna a Tolmezzo

Un uomo solo su una delle pareti di roccia più alte del mondo, quella di El Capitan, in California, per un’impresa epica: scalare tutti i suoi mille metri di altezza in solitaria, senza corde e imbragatura. Senza nessuna rete di protezione. È la storia vera e da brivido di Alex Honnold, lo scalatore americano protagonista del documentario “Free Solo”, uno straordinario viaggio a fil di roccia targato National Geographic che testimonia minuto dopo minuto la storica scalata. Il film sarà proiettato giovedì, alle 20. 30 al Nuovo Cinema David di Tolmezzo, nell’ambito del Concorso Letterario Leggimontagna, giunto alla 17ma edizione. Due giorni dopo, il 19 ottobre, si svolgeranno invece nella Sala conferenze UTI della Carnia le premiazioni del concorso suddiviso nelle categorie Saggistica, Narrativa e Inediti. Il tema centrale delle opere è ovviamente la montagna, letta o mostrata da qualsiasi punto di vista. Saranno consegnati anche il Premio speciale Fondazione Dolomiti Unesco e un riconoscimento speciale all’Amico Alpinista dell’anno.
“Free solo”, che ha vinto il Premio Oscar 2019 come miglior documentario, non poteva che essere diretto da due esperti alpinisti, Jimmy Chin e la moglie Elizabeth Chai Vasarhelyi. I due, accompagnati da una troupe ridotta, hanno seguito con la macchina da presa non solo la vertiginosa scalata di Honnold della via Freerider su El Capitan, ma anche i mesi precedenti di preparazione, i dubbi, le speranze, gli infortuni. Gli autori hanno intervistato la madre, la fidanzata e il climber stesso, sempre con discrezione, perché il filo sul quale si muove una sfida così estrema è quello della vita e della morte. E sebbene i fatti ci assicurino che il finale è stato positivo (il 3 giugno 2017 Honnold ha scalato senza protezioni quasi 1000 metri di dislivello in 3 ore e 56 minuti), la cronaca dell’ascensione, con le riprese a picco sull’abisso, è da cardiopalma. E mentre Honnold ha vinto la sua personale, incredibile scommessa contro la forza di gravità, a Leggimontagna a vincere saranno i diversi sguardi sui picchi del mondo. I nomi dei premiati sono già stati resi noti, ma tenendo il segreto sull’ordine di arrivo.
Tra i selezionati della categoria Narrativa c’è anche il racconto diretto di una grande alpinista triestina, Bianca Di Beaco, con il libro “Non sono un’alpinista” (a cura di Gianbattista Magistris e Luciano Riva, ed. Club Alpino Italiano, 2018), una raccolta di scritti della fortissima scalatrice scomparsa nel 2018 e che fu la prima donna ammessa, insieme a Silvia Metzeltin Buscaini, a far parte del Caai, Club Alpino Accademico Italiano.
Sempre nella sezione Narrativa scelti anche “Resto qui” di Marco Balzano (Einaudi) e “La Contadina” di Noëmi Lerch (Gabriele Capelli Editore, 2018). Per la sezione Saggistica sono stati selezionati invece “Valle della Luce. Alpinismo nelle Valli della Sarca e dei Laghi” (ed. Altri Spazi) di Alessandro Gogna e Marco Furlani, “Mario Rigoni Stern. Un uomo tante storie nessun confine” (Priuli & Verlucca), gli atti del convegno dedicato allo scrittore a cura di Anna Maria Cavallarin e Annalisa Scapin, “Breve storia delle Alpi tra clima e meteorologia” ( Club Alpino Italiano – Franco Angeli) di Alex Cittadella e “Sacri Monti” di Guido Gentile ( Einaudi).
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