“Fuori i gemelli”, arte e sesso

È il primo giallo del triestino Stefano Mattia Pribetti

Pur essendo indissolubilmente legata al mondo dell'arte contemporanea per la Biennale e per altri grandi eventi, Venezia, uno dei luoghi letterari per eccellenza, raramente viene utilizzata dagli scrittori in questo senso. Se all'arte affianchiamo un triangolo di sesso e passione e un torbido mistero abbiamo degli ottimi ingredienti per una storia. È ciò da cui è partito Stefano Mattia Pribetti, giovane autore triestino al debutto letterario, per costruire “Fuori i gemelli” (Edizioni Efesto, 298 pagine, 13,90 euro), romanzo che è piaciuto alla giuria del premio La Giara indetto da Rai e Eri che l'ha mandato in finale per la regione Friuli Venezia Giulia. Il libro, che viene presentato domani alle 18 da Marco Galati Garritto alla libreria Lovat, racconta di una pittrice affascinante e del suo curatore che intercettano un giovane artista appassionato di elettricità e si lanciano in un progetto ambizioso, quello di dar vita a un'opera d'arte clamorosa e d'impatto. Ma l'eccessiva manipolazione degli altri e le variabili del destino complicheranno le cose. Un romanzo epistolare dove i protagonisti dialogano a distanza, in differita, con un richiamo alle “Relazioni pericolose” di Laclos.

«Una storia a più voci - dice Pribetti - un set cinematografico con più telecamere, mi consente di cambiare prospettiva senza abbandonare la prima persona. La terza persona mi mette a disagio, non voglio essere una presenza onnisciente al di fuori della storia, mi sento un fantasma supponente che svolazza sulle persone». Dal momento che il progetto artistico prevede che la pittrice vada a letto con gli sconosciuti, il sesso diventa il collante della vicenda. «Nel romanzo - continua l'autore - ho affrontato l'argomento come cerco di fare con tutto il resto: in modo creativo. La mia protagonista usa l'arma del sesso per il suo lavoro e vuole produrre cambiamenti nelle persone. Agirà in maniera analitica e distaccata, ma non ci riuscirà, perché il canale di comunicazione è sempre bilaterale. Così l'artista cambierà insieme alle sue cavie».

Il rapporto con Venezia è maturato quando Pribetti si è trasferito in laguna e ha avuto la possibilità di conoscere da vicino il mondo dell'arte contemporanea. Nel romanzo si parla anche di un fumetto: «È una vera e propria storia a fumetti dentro la storia, realizzata da uno dei personaggi. Nel libro se ne accenna solo ma nella realtà il graphic novel ha già la sceneggiatura pronta e al momento ci sto lavorando insieme a un fumettista vero».

Corrado Premuda



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