“Trieste 1954”: la Storia apre il nuovo cartellone del Teatro Rossetti
Presentata la stagione 2025-2026 dello Stabile del Friuli Venezia Giulia. Si parte con lo spettacolo di Simone Cristicchi per la regia di Paolo Valerio. “Cats” e “The Rocky Horror Show” nel calendario dei musical

È una piccola provocazione, che potrà forse far storcere il naso a più di qualche purista. Ma è una parola che vuol essere interpretata nella sua accezione più ampia, senza paura di chiamare in causa l'intrattenimento quando si parla di teatro.
In più, contiene un gioco di parole: c'è il sostantivo "teatro", ma anche un verbo come "amo". È un invito a prendere posto in platea per stare insieme e condividere emozioni "Intratteniamoci", il motto della nuova stagione 2025-2026 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
Stagione svelata in un'affollata conferenza stampa, e con cui il Rossetti rinnova l'impegno che lo lega così saldamente al suo pubblico: nelle parole del presidente Francesco Granbassi, ricca di spunti e temi stimolanti, illuminata da grandi nomi, costruita per attrarre gli appassionati ma anche chi, al teatro, inizia appena ad avvicinarsi. Senza barriere, quindi, perché l'accesso al bello non è elitario, bensì di tutti. «Abbiamo la fortuna di lavorare per un teatro che vanta più spettatori rispetto al numero degli abitanti dell'intera città - ha sottolineato Granbassi -. È un tacito patto: il nostro pubblico crede nel nostro lavoro e noi crediamo nei nostri spettatori».
A galvanizzare il momento magico anche l'imminente arrivo, il 13 giugno, di "Alegría - In A New Light" del Cirque du Soleil, con Trieste inserita «in un tour di sole capitali o comunque metropoli: sappiamo già adesso che sarà lo spettacolo dal vivo a pagamento più visto nella storia del nostro territorio».
Fondamentale, per la stagione che arriva, il lavoro di squadra «ognuno col proprio ruolo determinante e decisivo», tra cui quello di Maura Catalan e Roberta Torcello che hanno portato il loro contributo direttamente sul palco della presentazione. Presente anche la vicesindaca Tonel, mentre il vicepresidente della giunta regionale Anzil ha inviato un messaggio di saluto, soddisfatto per la «continuità nella visione artistica» garantita dalla conferma di Paolo Valerio. «La stampa è stata più rapida ad annunciarlo», ha chiosato Granbassi, con Valerio accolto dal caloroso applauso dei presenti.
La data di apertura
7 ottobre: sarà questa la data d'apertura della nuova stagione. È spettato al confermato direttore artistico guidare la platea nelle pieghe di una stagione davvero travolgente in termini di numero e diversità delle pièce presentate. Introdotto dai pensieri intensi di Giorgio Strehler, Valerio ha parlato di responsabilità e delle diverse anime del Rossetti. «L'anima che ci contraddistingue è il progetto di produzione, che è stimolo alla creatività. Accanto a distribuzione, formazione e ospitalità, per noi è la produzione il cardine di tutto: quest'anno lavoriamo a più di 20 produzioni diverse, e in giorni in cui Sala Generali e Sala Bartoli ne ospitano due contemporanee, siamo in altri palcoscenici di tutta Italia. O, come avverrà ad ottobre a Milano, addirittura in due teatri nella stessa sera».
Le produzioni
E sarà una produzione diretta dallo stesso Valerio a dare il via al cartellone: “Trieste 1954” di e con Simone Cristicchi «nato come una sfida con Simone: abbiamo coinvolto l'orchestra del Teatro lirico G.Verdi e il Coro del Friuli Venezia Giulia. Grande successo che apre la stagione e poi va in tournée».
Altro tema legato all'esodo ma produzione nuova di zecca sarà “Argo”, progetto tutto al femminile: dirette da Serena Sinigaglia, protagoniste saranno Ariella Reggio (applauditissima in sala), Maria Ariis e Lucia Limonta. Impossibili da citare tutte (“SvevoJoyce#ZenoBloom”, “La coscienza di Zeno” con Haber arrivata a 220 recite, “La rigenerazione” co-prodotta con Palermo, “Il vetro della clessidra” con Boni, “Volevo essere Marlon Brando” ancora con Haber, “Il muro trasparente” riproposto visti i successi del tennis italiano), il corposo elenco delle produzioni trova il suo epilogo nella nuova sfida che aspetta Valerio a primavera '26. «Credo che nessuno - ha detto il direttore artistico - abbia mai portato in scena nello stesso teatro una partitura di lirica, com'è il "Romeo e Giulietta" di Gounod, e un testo in prosa. Realizzeremo due regie in contemporanea: una con gli attori di prosa, l'altra con i cantanti dell'opera lirica» uniti, per questo “Romeo e Giulietta”, in una sperimentazione che vede collaborare lo Stabile regionale con la Fondazione del Teatro lirico G.Verdi.
Grandi nomi
Sul versante ospitalità, da Valerio "recitata" a leggio, 10 secondi a spettacolo, mentre le immagini scorrono sullo schermo, ci sarà un grande della scena europea, Peter Stein: “Crisi di nervi”, tre atti unici di Cechov, compagnia capitanata da Maddalena Crippa. O l'omaggio a Camilleri de “Il birraio di Preston”, viaggio ironico e grottesco nel cuore della Sicilia ottocentesca. L'“Otello” impersonato dal volto noto di “Mare Fuori” Giacomo Giorgio nella direzione che l'attore Giorgio Pasotti (che sarà Jago) trae dalla traduzione di Dacia Maraini aprirà una lunga scia di interpreti molto conosciuti, tra cui Tommaso Ragno ed Elisabetta Pozzi al centro di “Il lutto si addice ad Elettra” firmato da Davide Livermore; Stefano Accorsi incarnerà Ulisse nella rilettura teatrale dell’“Odissea”; Luca Marinelli affronterà Italo Calvino da protagonista e regista ne “La cosmicomica vita di Q”, tra scienza e fantasia (in mezzo, l'“Amadeus” di Peter Shaffer del Teatro dell’Elfo coi costumi preziosi di Antonio Marras).
E ancora Filippo Dini e Giuliana De Sio ne “Il gabbiano”, Michela Cescon che porta in scena l'Annie Ernaux di “Guarda le luci amore mio”, con Valeria Solarino e Silvia Gallerano nel quotidiano delle corsie di un supermercato.
E poi la drammaturgia graffiante del compianto Mattia Torre in “4 5 6”, viaggio all'interno della famiglia dove nascono i geni del conflitto sociale. Nè mancherà Neri Marcoré, protagonista ben due volte: nella Prosa sarà al centro di “Gaber. Mi fa male il mondo”. Curioso incontro, quello tra il giornalista Aldo Cazzullo e il cantautore Angelo Branduardi: racconteranno "San Francesco" giocando fra poesia, musica e divulgazione culturale. Tornerà, dopo il successo di “Mein Kampf”, Stefano Massini, che punterà il suo sguardo su un potente assai discusso: “Donald. Storia molto più leggendaria di un Golden Man”.
Scena contemporanea alla Sala Bartoli
Ad amplificare la Prosa sarà il cartellone Scena contemporanea della Sala Bartoli. Anche qui ricchissimo ventaglio di proposte: si andrà dallo stalking che diviene oggetto di teatro con Francesco Mandelli, attore e conduttore tv che si metterà in gioco in “Baby Reindeer”, al 23enne Pietro Giannini, eccezionale autore e interprete che in “La traiettoria calante” affronterà il disastro del ponte Morandi fino a uno degli artisti più originali e magnetici del teatro attuale, il palermitano Davide Enia che in “Autoritratto” analizzerà, esprimendosi fra cunto e parole, corpo e dialetto, il rapporto con Cosa Nostra. La programmazione prevede anche alcuni “fuori abbonamento”, fra cui una seconda regia di Davide Livermore “Fantozzi”. Campagna abbonamenti al via martedì 10 giugno. —
Il cartellone musical
Se la nuova stagione si declina attraverso il motto: intratteniamoci, deve essere stato lampante per il direttore organizzativo Stefano Curti il collegamento con l’intrattenitore per eccellenza: Frank’n’Furter abbinandolo peraltro all’irriverente ma altrettanto accattivante Rum Tum Tugger, il gatto che fa sempre di testa sua.
Intrattenitori nati, i due personaggi sono ormai di casa al Rossetti e non potranno che stregare chi li conosce oltre a chi, ancora, non ha avuto il piacere di vederli in scena. L’irresistibile scienziato alieno Furter, in procinto di rivelare al mondo la sua scoperta, ovvero come poter conferire il respiro vitale alla creatura che ha composto a suo piacimento, non si esime di “intrattenere” i due giovani che sono capitati per un puro caso alla sua porta in una serata di pioggia, figurarsi una platea urlante che ormai accoglie il suo ingresso in scena con il calore riservato alle rockstar.
Il ritorno quindi di “The Rocky Horror Show” sarà un modo assolutamente brillante per rivedere i tantissimi appassionati e dare il benvenuto a tutti coloro che ancora non hanno mai visto una pietra miliare del musical che diverte, fa battere i cuori e fa cantare e ballare i pubblici di tutto il mondo.
Due, al momento le produzioni internazionali annunciate, con la possibilità che qualche altro titolo si aggiunga in settembre, per quello che di fatto è il cartellone che da sempre mescola generi musicali e storie travolgendo gli spettatori e la seconda, dopo il capolavoro evergreen di Richard O’Brian, è proprio “Cats” che torna in versione originale inglese.
Il Rossetti sembra voler tornare alle origini, a quei due titoli che hanno stregato il pubblico, dando avvio anche a Trieste a una passione dirompente verso un genere che si sta affermando sempre più e l’idea di Andrew Lloyd Webber di mettere in musica le poesie di TS Elliot ha segnato davvero un momento storico importante per la città e per il pubblico, che è diventato internazionale.
Sono questi i due titoli da cui si è partiti, insieme a una “Febbre del Sabato sera” nel 2001, e anche quel titolo è in cartellone, per una serata in cui lasciarsi andare ai ritmi sempre attuali della disco music degli anni ‘70. Non mancheranno i grandi titoli classici, come “Cantando sotto la pioggia” proposto da Luciano Cannito che porterà sul palco anche Martina Stella, o “Aggiungi un posto a tavola” di Garinei e Giovannini, che invece riporterà allo Stabile del Friuli Venezia Giulia Lorella Cuccarini.
Si rinnova l’appuntamento con un capodanno in musical, con le grandi hit intramontabili dei Queen in “We will Rock you”. Neri Marcoré tornerà a Trieste nei panni dell’investigatore in “Sherlock Holmes the musical” e ci faranno ritorno anche tre beniamini del pubblico come Giò Di Tonno, Vittorio Matteucci e Graziano Galatone. Sono loro tre, gli storici Quasimodo, Frollo e Febo del “Notre Dame De Paris” che arriveranno questa volta in scena nei panni dei “Tre moschettieri” un’opera pop che li riporterà in un grande titolo letterario ambientato sempre in Francia.
La Danza
Il cartellone della Danza invece partirà dal classico di Natale, con “Lo schiaccianoci” che arriverà dall’Ukrainian Classical Ballet. Ci si potrà lasciare stupire dal Balletto nazionale Georgiano con “Sukhishvili” a cui seguirà il grande e attesissimo ritorno dei Momix con la loro “Botanica Season 2”. La compagnia di Moses Pendelton tornerà quindi al Rossetti, dove ha sempre ottenuto un’accoglienza trionfale.
Gli altri spettacoli
A tutto questo si aggiungono degli spettacoli brillanti. Uno, con la regia prestigiosa di Davide Livermore, sarà “Fantozzi. Una tragedia” che vedrà Gianni Santoni vestire i panni del ragionier Ugo, portato al successo da Paolo Vilaggio.
Altri due appuntamenti tutti da ridere saranno “Contrazioni pericolose” con Rocio Munos Morales e “Condominio mon amour” con Giacomo Poretti e Daniela Cristofori.
A questi si aggiungono le date di Alessandro Cattelan con il suo “Benvenuto nell’AI!”, Angelo Duro “Ho tre belle notizie” o il concerto dei 40 fingers o quello di Edoardo Bennato, che insieme ad Andrea Pucci, Giorgio Panariello, Luca Ravenna e Federico Buffa, completano un cartellone di grandi nomi anche per quanto riguarda il cabaret e il recital. —
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