Galimberti e le radici dell’Occidente, a Monfalcone

MONFALCONE. “Lettere Mediterranee” giunge alla sua ottava edizione e accosta i consueti temi cari al Festival – che approfondiscono la storia, la società, la cultura così ricche e composite del Mare...

MONFALCONE. “Lettere Mediterranee” giunge alla sua ottava edizione e accosta i consueti temi cari al Festival – che approfondiscono la storia, la società, la cultura così ricche e composite del Mare Nostrum – alle tematiche della sostenibilità e della qualità della vita, tema al centro dell’attuale edizione del Festival Onde Mediterranee, nel cui cartellone sono inseriti gli incontri letterari.

Ad aprire la rassegna, domani in piazza Falcone e Borsellino a Monfalcone alle 21 a ingresso libero, una lectio filosofica di Umberto Galimberti, filosofo, antropologo culturale, giornalista e scrittore che dialogherà con Fabio Turchini.

Il filosofo lombardo ha scelto, come spunto per le sue riflessioni, un argomento che non mancherà di suscitare interesse: “Nel Mediterraneo le radici dell’Occidente”.

Mai come negli ultimi anni si è avvertita la sensazione che l’Occidente sia una civiltà al tramonto. In effetti, anche ricercando l’etimologia di Oriente e Occidente, si scopre che il primo sta a significare il luogo del cielo dove il sole sorge, all'alba (dal latino oriri, sorgere) e il secondo quello dove tramonta (da occidere, cadere).

Un costrutto logico ineccepibile ma anche un possibile incipit per riflettere su come, partendo dalla nostra genesi, potremo porre termine alla deriva verso la quale la nostra civiltà si sta ineludibilmente dirigendo, riportando alla luce la capacità di discernere ciò che è positivo da ciò che è dannoso, riscoprendo la vera essenza dell’essere umano, la bellezza, la forza del pensiero.

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