Gamba debutta sul podio del Verdi con la violinista Shahrazad Igbaria

In questo fine settimana quinto appuntamento della rassegna musicale “Giovani Talenti” ideata e organizzata dalla Fondazione Teatro Lirico G. Verdi di Trieste in collaborazione con il Conservatorio di Musica Tartini e il sostegno del Comune di Trieste, in programma alcuni movimenti della celebre “Symphonie Espagnole” di Édouard Lalo e brani di César Franck e Camille Saint-Saëns, sul podio il maestro Michele Gamba, che dirigerà il coro e l’orchestra della Fondazione e la giovanissima violinista triestina Alida Shahrazad Igbaria. Il concerto sarà trasmesso su Telequattro oggi alle 21 e in replica domani alle 23.30.
Milanese di nascita, studi musicali di pianoforte, composizione, accompagnamento vocale e direzione d’orchestra impreziositi da una laurea in filosofia all’Università statale di Milano, Michele Gamba ha iniziato una brillante carriera come pianista solista per poi dedicarsi alla direzione d’orchestra, che lo ha portato anche a diventare assistente di sir Antonio Pappano al Covent Garden di Londra e di Daniel Baremboin alla Staatsoper di Berlino.
Il concerto di domani segna il suo debutto a Trieste «una città che strega chiunque perché è splendida, ha veramente qualcosa di speciale perché è un crocevia di culture ma anche per l’aria che vi si respira e per la salsedine che è particolare. In qualche modo è un luogo sospeso che affascina sempre, perché qui la storia è ancora molto presente e viene valorizzata rispetto ad altre città in cui viene edulcorata o cancellata da quello che è l’avanzare di fenomeni del momento, invece a Trieste la storia si respira sulla propria pelle e anche guardandosi intorno».
Entusiasta di dirigere in “un teatro che ha una storia epica e importantissima tra direttori, cantanti, prime storiche e un’orchestra attuale con elementi di grandissimo valore”, per la sua prima volta al Verdi Michele Gamba ha optato per un programma tutto francese. «Sono pagine particolari – spiega – dal salmo di Franck con il coro, che ho trovato molto ben preparato, alla sinfonia di Saint-Saëns con l’organo che non è semplice perché, al netto del fatto che possa risultare accessibile all’orecchio, tecnicamente è molto impegnativa soprattutto per gli archi».
Sul fatto poi di dare spazio ai giovani talenti, il Maestro è in piena sintonia con l’iniziativa del Teatro Verdi perché «è fondamentale che i giovani continuino a suonare e a esprimersi. Io sono un inguaribile ottimista e non mi annovero tra le cassandre della nostra arte anche se stiamo attraversando un periodo difficile e complicato. I giovani di talento non mancano anche tra i compositori, perché la musica non è un museo delle cere, vive di esecuzioni di brani storici e celebri ma anche di musica nuova che il pubblico, passata l’epoca delle avanguardie ideologiche, deve essere pronto ad accogliere con ascolto attento e partecipe».
Nonostante il momento difficile Michele Gamba si ritiene assolutamente soddisfatto del debutto triestino «atteso da tempo con tanta gioia. Ho potuto lavorare bene curando ogni dettaglio e lo ritengo un’esperienza di lavoro assolutamente proficua in un teatro che merita tanto. Ma bisogna osare e saper scommettere e Trieste, che è sempre stata un avamposto non solo geografico ma anche culturale che ha dato tanti frutti al mondo intero, ha bisogno di audace visione come il molo. Spero – conclude il Maestro – che i triestini siano consapevoli del valore che hanno in casa, che è frutto del lavoro di tutta la comunità e, quindi, chapeau a tutti quanti».
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