Gorizia mette in vetrina le smorfie di Messerschmidt

Dal 29 novembre una sala intera di Palazzo Coronini-Cronberg verrà dedicata allo scultore tedesco

In tutto il mondo ne restano appena 38. Di dodici, delle cinquanta realizzate nel ’700, si sono perse le tracce. Quelle arrivate a noi sono esposte in musei come il Louvre di Parigi, il Victoria e Albert Museum di Londra, il Paul Getty di Los Angeles, il Belvedere di Vienna, la Liebieghaus Skulpturensammlung di Francoforte. In Italia ce ne sono appena due, conservate nel palazzo-museo della Fondazione Coronini-Cronberg a Gorizia. Sono le “teste di carattere” di Franz Xavier Messerschmidt, scolpite negli ultimi anni di vita dell’eccentrico scultore tedesco, che immaginò una serie di cento busti ispirati ad altrettante smorfie.

Messerschmidt, che riproduceva le storture del volto guardandosi allo specchio, ne realizzò soltanto 69, e di appena 38 di queste si conoscono con certezza le sorti.

Martedì 29 novembre alle 18.30 la Fondazione Coronini Cronberg inaugurerà uno spazio espositivo permanente dedicato alle due teste di carattere acquistate negli anni ’30 dal conte Guglielmo Coronini: identificate dagli studiosi come “Variante della semplicità di spirito” più grande e “Variante di un intenso odore”, con riferimento ai titoli di due opere molto simili incluse nel gruppo di quelle esposte nel 1793, le due teste goriziane erano invece state chiamate dal conte Guglielmo lo “Starnuto” e “L’uomo che guarda il sole”. Nel corso della presentazione interverrà Flavio Caroli, già responsabile scientifico di Palazzo Reale a Milano.

Accanto alle teste sarà posizionato un medaglione con una figura femminile: si tratta di un inedito, attribuito a Messerschmidt e considerato pezzo unico, in quanto realizzato con la stessa lega in metallo delle teste.

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