Gorizia verso il ventennale di èStoria: l’edizione 2024 sarà dedicata alle “Date”
Trentacinquemila presenze e tifo da stadio per Barbero. Il patròn Ossola: «Impostazione scientifica, divulgazione e momenti di spettacolo: una formula vincente»

GORIZIA Alla luce del successo della 19° edizione di èStoria, conclusasi ieri a Gorizia, c’era molta attesa di conoscere il tema dell’edizione 2024, annunciato proprio nel giorno conclusivo. Ebbene, il titolo della prossima èStoria, quella che festeggerà il ventennale, sarà “Date”.
“Donne”, tema di quest’anno, va invece in archivio con oltre 35 mila presenze - numeri forniti dall’organizzazione - che hanno assistito a quasi 200 eventi e a 20 proiezioni cinematografiche con un coinvolgimento di circa 300 ospiti.
«Baciata dal sole - dichiara il curatore della kermesse, Adriano Ossola - èStoria ha colto nel segno in virtù di un tema di delicata suggestione come quello delle Donne. L’impostazione rigorosa dal punto di vista storiografico si è intrecciata con momenti di alta divulgazione e di spettacolo rivolti a un pubblico numerosissimo in ogni sede e variegato nella sua composizione. Un grande successo per un territorio che si prepara all’appuntamento di Gorizia 2025 e al ventennale della manifestazione».
La soddisfazione è legittima. È sufficiente un’immagine a giustificarla: il tifo da stadio per Alessandro Barbero quando ha tenuto una lectio su Giovanna d’Arco alla tenda Erodoto di piazza Battisti, quest’anno non collocata, come da tradizione, ai Giardini Pubblici, al centro di lavori in corso. Per assistere al suo appuntamento si era formata una fila davvero sbalorditiva per un personaggio che non è un divo di Hollywood o un rocker ma che ormai va considerato una star a tutti gli effetti, sia sul web che “in presenza”, grazie all’eloquio coinvolgente e a un’indubitabile preparazione. Se Barbero avesse accontentato coloro che, alla fine del suo intervento, avrebbero voluto chiedergli un autografo o fare un selfie sarebbe ancora lì. Invece, al termine della lectio ha salutato il pubblico con garbo estremo, ma ha scelto, dopo aver dato tutto se stesso, di andar a cena con sua moglie (parole sue).
Anche altri protagonisti della rassegna hanno ottenuto grande partecipazione e interesse notevole. Seguitissimi Umberto Galimberti, Piergiorgio Odifreddi, Antonella Viola, Sergio Romano e l’elenco potrebbe continuare a lungo, visto che èStoria ha portato a Gorizia pure Sara Simeoni, l’americana Susan Stryker, riconosciuta a livello internazionale come una delle storiche più attendibile del tema transgender, Franco Cardini e tanti, tanti altri. Anche se molti incontri sono stati ospitati da sale con una capienza più ridotta rispetto a quella del teatro Verdi e della stessa tenda Erodoto, ciò che in èStoria ha ancora una volta stupito è che pure i nomi sulla carta meno popolari, pure le tematiche in apparenza meno accattivanti siano riusciti a calamitare attenzione e curiosità. Insomma, a buttar già dal letto gli appassionati anche in una assolata domenica mattina.
Oltre a quello della 19° edizione della kermesse, ieri è calato il sipario anche sul terzo èStoria Film Festival, che, nella giornata inaugurale, ha visto l’intervento di Vittorio Sgarbi impegnato a parlare di Frida Kahlo, prima che venisse proiettato il lungometraggio con Salma Hayek nel ruolo della pittrice messicana.
Ieri, va inoltre ricordato che la francesista Benedetta Craveri ha ricevuto il premio èStoria, mentre il premio èStoria Film Festival era stato consegnato alla produttrice romana Marina Piperno. —
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