“Her”, la voce di Scarlett ci guida in un mondo futuristico e vintage

Lei (Her). Un titolo conciso che si staglia sul poster del film di Spike Jonze (adesso anche su dvd e Blu-ray usciti per 01 Distribution) che ospita però il volto perplesso e baffuto di Joaquin Phoenix, il "corpo" del film. Lui, Theodore, è il protagonista in video, mentre "Lei" c'è ma non si vede, la sentiamo parlare, ne osserviamo le conseguenze nella vita di Theodore. Lei si chiama Samantha ed è la versione del sistema operativo intelligente OS1 scelto da Theodore per il suo computer e telefono. Gli apparecchi non sono più solo smart, ma sono anche capaci di emozioni, di imparare in fretta, di occupare la vita del protagonista e renderla migliore e felice perché Theodore si innamora di Samantha - come non capirlo dato che la voce è quella di Scarlett Johansson, da noi doppiata da Micaela Ramazzotti. Theodore è un solitario che sta divorziando e al momento sembra incapace di instaurare un rapporto con un altro essere umano ed ecco allora Samantha: divertente, discreta, sempre presente.
Siamo in un futuro prossimo, apparentemente non stravolto dalla tecnologia e ancora ricco di spiagge assolate e giri in barca. Il lavoro sulle scenografie e costumi del film, girato tra Los Angeles e Shangai, è raffinatissimo: un mondo con colori caldi eppure calato nel futuro, un mondo vintage ma prossimo venturo. Theodore lavora per un'azienda incaricata di scrivere biglietti d'auguri e lettere sulla base di dati forniti da chi queste lettere non ha voglia o tempo di scrivere. La parola è sempre al centro di questo film pieno di grazia (e comunque ricchissimo a livello visivo) che quasi sviluppa, in modo diverso e sorprendente, alcune premesse fornite da Hal 9000 in 2001: Odissea nello spazio. Il film, che diverte ma coltiva anche una preziosa struggenza nello spettatore, è ormai il quarto lungometraggio di Jonze, diventato celebre negli anni '90 con spot e videoclip innovativi e da sempre attivo sulla scena dello skateboarding californiano. Grazie a Lei, Jonze ha vinto l'Oscar per la Sceneggiatura Originale ma sono consigliatissimi anche Essere John Malkovich, Il ladro di orchidee (Universal Pictures) e Nel paese delle creature selvagge (Warner).
Valentina Cordelli
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