I bambini violati su RaiUno nei racconti dei Nostri Angeli

TRIESTE. Lo aveva anticipato a Roma, il direttore di Rai1 Giancarlo Leone; lo avevano confermato a Trieste i promotori e il conduttore de “I nostri Angeli” Duilio Giammaria: il Premio Luchetta quest'anno raddoppia, e dopo la messa in onda del gala al Politeama Rossetti, il 14 luglio scorso, è in programma domani alle 23.15 su Rai1 "I nostri Angeli. Reportage del Premio Luchetta 2014", cinquanta minuti dedicati ai servizi e alle corrispondenze pervenuti nel 2014.
Presentata dal giornalista Duilio Giammaria, questa seconda tappa televisiva del Premio Luchetta vuole contribuire alla valorizzazione della professionalità giornalistica dei colleghi che, dalle latitudini estreme del pianeta, testimoniano con sensibilità violenze e sopraffazioni sulle vittime più indifese, i bambini. Domani il Premio Luchetta accompagnerà il pubblico in un intreccio di storie. Un viaggio per accendere i riflettori sulle realtà più drammatiche nel mondo, a cominciare dalla Siria: dove la troupe inglese del reporter Bbc Ian Pannel, Premio Luchetta tv 2013, stava effettuando delle riprese e proprio in quel momento si è visto esplodere davanti una bomba. Una scuola ha preso fuoco, l'ospedale pediatrico è crollato. E due medici volontari inglesi eroicamente lottavano per salvare il salvabile.
Non meno toccante, spostando la telecamera sul Pakistan, il reportage di Lucia Goracci, "Le bambine non vanno a scuola", realizzato per Doc 3 e premiato quest'anno nella sezione Alessandro Ota. È la straordinaria storia di Manala Yousafszai, una bambina che con coraggio, determinazione e cuore è diventata un simbolo. Dal Pakistan alla Siria, Lyse Doucet è stata la prima corrispondente della Bbc ad entrare nel campo profughi di Yarmouk nella periferia di Damasco, e nelle lacrime di un ragazzino ha visualizzato tutta la crudeltà della guerra. Dagli Stati Uniti arriva il servizio di Pablo Trincia de Le Iene, finalista al Premio Ota 2014: con il suo "Little Miss America", backstage dai concorsi di bellezza per bimbe giovanissime, ci spiega che laggiù i bambini possono essere vittime non della guerra, ma di un fanatismo difficile da combattere: quello dei genitori. Mentre da Delhi, Riccardo Chartroux del Tg 3 racconterà di un pallone che rotola e diventa un no alla droga e alla criminalità.
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