I Mellow Mood portano a Trieste il reggae popolare made in Italy

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«Sarà un concerto acustico, che stiamo portando in giro da quando ci sono state le chiusure, è un po’ più agile perché siamo con un membro in meno sul palco, il tastierista, c’è una chitarra elettrica, un’acustica, alternata a un basso, al posto della batteria ci sono delle percussioni. La dimensione acustica ci piace molto e ci siamo resi conto che ci viene bene. È comunque un concerto nostro, nel senso che è molto energico, se non fosse vietato si ballerebbe insomma. I nostri brani sono riarrangiati e in scaletta ci sono anche alcuni inediti, i quattro singoli che abbiamo fatto uscire durante la pandemia». Lorenzo Garzia, che assieme al gemello Jacopo dal 2005 porta avanti i Mellow Mood, uno dei progetti di reggae made in Italy più popolari a livello internazionale, così descrive l’appuntamento di domani alle 21 al Castello di San Giusto, ultimo evento della rassegna estiva del Teatro Miela nello spazio messo a disposizione da Trieste Estate.
Allo scoppio dell’emergenza sanitaria la band era appena tornata dalla Giamaica, piena di impegni per un 2020 che partiva sotto i migliori auspici, «però - dicono -, di necessità virtù: abbiamo utilizzato il tempo per concentrarci sul lavoro in studio, ed è stato un periodo anche molto creativo. Il nuovo album uscirà in primavera». La nota dolente sta nella situazione che la musica live sta ancora vivendo: «In un posto in cui prima c’erano tremila persone in piedi ora ne metti trecento sedute, è ovvio che va a influire sulla resa. Abbiamo visto i recinti nelle piazze con le sedie e dentro le persone distanziate con il green pass, appena fuori dalle transenne tutti ammassati. Così non ha senso, non ci siamo proprio». Non nasconde la preoccupazione per il settore intero, Lorenzo Garzia, che con i Mellow ha costruito una carriera fatta di viaggi e tour mondiali, partecipando ai più importanti festival europei e americani, tra cui Rototom Sunsplash (Spagna), California Roots (USA) e Jamming Festival (Colombia): «A ottobre – prosegue l’artista pordenonese – avremmo dovuto andare negli Stati Uniti ed è l’ennesima cosa che salta, organizzare uno spostamento adesso è davvero complicato, tra permessi, quarantene… Non credo si stia facendo quello che serve e non so se le cose torneranno mai come prima, di sicuro ci vorrà molto tempo e la situazione che troveremo sarà completamente diversa perché molti club inevitabilmente chiuderanno, molti festival e anche tante band non sopravviveranno. La situazione è drammatica. Non vedo l’intenzione di fare ripartire veramente il settore». «Detto questo – aggiunge dopo lo sfogo – ci sentiamo comunque fortunati, perché le date sono andate bene, il pubblico ci segue con calore».
Per offrire un assaggio dei set estivi, i Mellow Mood hanno pubblicato una performance acustica, il cui video è stato registrato nell’Antico Teatro Arrigoni di San Vito al Tagliamento, dimostrando la resa di una formula inedita per la band che ha totalmente riarrangiato i propri brani, dalle hit di sempre, fino alle ultime pubblicazioni, “Mr. Global”, “Laser Sight” e “Blessing on Me”, pubblicati per La Tempesta Dub in collaborazione con l’etichetta reggae statunitense Ineffable Records. Sui social si sono cimentati anche nella rilettura di alcuni brani di Bob Marley: «Un tributo – conclude Garzia – realizzato al Capitol di Pordenone, un locale bellissimo che i gestori ci mettono a disposizione, è diventata una seconda casa, faremo altri video lì». —
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