I Piccoli di Podrecca ad Osaka incantano il pubblico dell’Expo

«Ovunque vadano in scena sanno donare felicità al pubblico, che perde la consapevolezza di guardare dei pezzi di legno e inizi a percepirli come persone che hanno la nostra stessa umanità». A raccontare l’esperienza giapponese di uno dei tesori più preziosi custoditi dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia è il direttore Paolo Valerio. I Piccoli di Podrecca sono tornati in Italia dopo una straordinaria serie di successi ottenuti all’Expo di Osaka, affiancati da alcuni musicisti della Fvg Orchestra. «Quando sei all’estero - spiega il direttore - ti rendi ancora più conto che ciò che custodisci è straordinario e che ha un valore immenso che va preservato e fatto conoscere all’umanità».
Al padiglione Italiano, in cui sono esposti anche alcuni capolavori dell’arte di valore inestimabile di Leonardo, Tintoretto, Caravaggio e Boccioni, sono quindi arrivate le creazioni di Podrecca con il maestro marionettista Massimo Gambarutti, le marionettiste Roberta Colacino, Federica Di Cesare e Gaia Mencagli, affiancate dal soprano Sara Della Mora con Matteo Sartori al violino, Anna Molaro al violoncello e Mattia Groppello al pianoforte. «In Giappone l’arte delle marionette è molto importante e radicata - spiega Valerio - e mentre ero lì sono andato a vedere uno spettacolo del Teatro di Tokushima, la prima realtà per il teatro di figura nel paese del sol levante. Loro partono da storie di tradizione con burattinai, attori e musicisti e regalano al pubblico una vera e propria esperienza che parte dall’ingresso in sala, con delle signore che indossano il tradizionale Kimono e che offrono al pubblico la possibilità di scattare qualche foto in compagnia delle marionette».
Con quella realtà è partito un incontro che potrebbe rivelarsi il primo passo per un gemellaggio internazionale. «Vedere il pubblico entusiasmarsi di fronte al nostro spettacolo, ridendo e applaudendo con grande gioia una forma di teatro che non conosce davvero confini è stato importante - rivela il direttore - e le attestazioni di stima che abbiamo ricevuto sono state preziose. Qualcuno ci ha scritto che si è molto commosso, perché viviamo in un’epoca di nuove tecnologie ma l’atto di usare le mani umane non può essere paragonato alla tecnologia e queste parole, che arrivano da persone che hanno una cultura diversa dalla nostra non possono che darci grande soddisfazione».
Ora i Piccoli di Podrecca si stanno preparando per una nuova estate “On the road” in giro per il Friuli Venezia Giulia ma non solo, perché, proprio grazie a un’intuizione dello stesso Paolo Valerio che ne firma la regia, alcune marionette sono in tournée anche con “Sior Todaro Brontolon” e partiranno proprio dal Piccolo Teatro di Milano. «È stata una scelta bellissima, quella di affiancarli agli attori della compagnia dello Stabile regionale capitanati in questa occasione da Franco Branciaroli - rivela Valerio -. I Piccoli di Podrecca incarnano il doppio dell’anima dei personaggi in scena».
E pensare che lo stesso Paolo Valerio non li conosceva prima di arrivare in forze al Rosetti. «Avevo affrontato il teatro di figura in alcune occasioni, come a Torino o a Verona e quando li ho visti è stata un’illuminazione, anche perché sono realizzati con una qualità incredibile».
La strada che, con il supporto del consiglio di amministrazione dello Stabile e del presidente Francesco Mario Granbassi, è stata intrapresa dal teatro ha ottenuto anche un appoggio dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dall’assessore Alessia Rosolen e dal vicegovernatore Mario Anzil, ha portato Valerio prima a formare, attraverso un corso dedicato i marionettisti, figure indispensabili, e successivamente a trovare loro una nuova formula espressiva, che li ha portati a muoversi su “quattro ruote” grazie al furgone dedicato.
Con le prime tappe sono arrivate anche le prime “chiamate” internazionali. Qualche mese fa, infatti, sono partite per Madrid, dove si sono esibite al Museo Nacional Reina Sofia e ora, mentre passeranno l’estate a divertire grandi e piccini con la loro magia senza tempo, si sta delineando anche un nuovo tour internazionale per loro. Intanto Paolo Valerio inizia a pensare a un film per raccontare la storia del loro creatore Vittorio Podrecca.—
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