Icone a Vicenza in dialogo con l’Avanguardia russa
VICENZA. Fino al 26 gennaio, alle Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, sede museale di Intesa Sanpaolo a Vicenza, la mostra «Kandinskij, Goncarova, Chagall. Sacro e bellezza nell’arte russa» presenta un dialogo straordinario tra icone e Avanguardia che poco più di un secolo fa contribuì a caratterizzare la fisionomia profonda del contributo russo all’arte contemporanea internazionale. Presentata una selezione di 19 icone russe, appartenenti alla collezione Intesa Sanpaolo, poste a confronto con una sceltissima sequenza di 45 opere, molte delle quali mai viste in Italia, realizzate tra la fine del XIX e i primi decenni del XX sec., provenienti per la maggior parte dal più importante museo di arte russa di Mosca, la Galleria Tret’jakov, e inoltre dai musei di Yaroslav, Astrakhan, dal MMOMA (Moscow Museum of Modern Art) , dal Museo dello Spettacolo Bakhrushin di Mosca, nonché dal Musée National Chagall di Nizza e dal Museum of Modern Art Costakis Collection di Salonicco.
La mostra esplora il rilievo del tema del sacro nell’arte russa dall’ultimo scorcio dell’800 per concentrarsi sulle principali figure - come Kandinskij, Natalia Goncarova e Chagall, ma anche Petrov-Vodkin, Malevic e Filonov - che hanno rivelato, più di altri esponenti dell’Avanguardia, la profonda affinità tra la concezione filosofico-teologica dell’icona e le ricerche spirituali ed estetiche dell’Avanguardia. —
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