Il disegno di Leonardo volato in Francia scatena polemiche: «È inamovibile»
ROMA. «Come membro del Comitato scientifico delle Gallerie degli Uffizi sono sconcertato dall’uscita dal territorio nazionale di un disegno di Leonardo a cui, in nessun caso, avrebbe dovuto essere rilasciata la licenza di temporanea esportazione». Lo denuncia lo storico dell’arte Tomaso Montanari, secondo cui si tratta di un’opera «unica», «il primo disegno di paesaggio della cultura artistica occidentale». E punta il dito contro il ministro Franceschini e il direttore Schmidt: «Deciderà l’autorità giudiziaria». Si tratta, precisa Montanari, «della prima opera datata di Leonardo di una tra le pochissime opere rinascimentali e di Leonardo datate ad diem (4 agosto 1473). Un’opera straordinariamente preziosa che fa indiscutibilmente parte dei beni che costituiscono il fondo principale di una determinata ed organica sezione di un museo». Il Codice dei Beni culturali, ricorda lo storico dell’arte, dalla prima ora contrario anche al prestito al Louvre del disegno dell’Uomo Vitruviano custodito dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia e bloccato qualche giorno dal Tar dopo il ricorso presentato da Italia Nostra (la decisione è attesa oggi), «impone che questi beni non possono comunque uscire dal territorio della Repubblica». Lo storico, sottolinea quindi la «forte quanto impropria pressione politica» nella quale si sarebbe trovato il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, che è stato riconfermato nel suo ruolo dal ministro Franceschini proprio «il giorno prima della partenza dell’opera». «Gli Uffizi - ha replicato Schmidt - hanno seguito pedissequamente l'iter amministrativo stabilito dalle norme, autorizzando il prestito di quest'opera anche sulla base del parere favorevole della Direzione Generale Musei del Ministero».
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