Il lato oscuro della medicina

ROMA. “The Resident”, il nuovo medical drama che ha già appassionato l'America nel raccontare il «lato oscuro» del sistema sanitario statunitense, sbarca il 5 marzo in prima serata su FoxLife. La serie è ambientata al Chastain Park Memorial Hospital, protagonisti tre medici, ciascuno in un momento diverso della carriera: l’idealismo iniziale, il disincanto, la fine. Nell'affollato panorama di genere, “The Resident” è l'ultima arrivata, ma non ha nulla delle atmosfere patinate di Grey’s Anatomy. Le classiche storie eroico-sentimentali in corsia vengono messe da parte in favore della rappresentazione della brutalità medica e delle sue conseguenze. Basta dare una sbirciata ai trailer. Randolph Bell è un dottore stimato. Durante un intervento di routine uccide un suo paziente per un errore umano e, invece di ammettere la realtà dei fatti, costringe la sua equipe a coprirlo.
Diretta e senza giri di parole, la serie tv ci mette davanti alla verità di cui spesso parlano le cronache. La trama principale racconta la graduale disillusione di un medico al suo primo anno di tirocinio, il dottor Devon Pravesh (Manish Dayal), che verrà riportato alla realtà da un giovane collega, Conrad Hawkins (Matt Czuchry, volto conosciuto per The Good Wife e Una mamma per amica). Nell'ospedale lavora anche un medico più anziano, il dottor Randolph Bell, che però comincia a perdere colpi e i cui continui errori vengono coperti dai suoi colleghi per salvaguardare la sua influenza all'interno della struttura. I tre protagonisti sono affiancati da altri professionisti come la dottoressa Mina Okafor, di origini nigeriane e suo malgrado costretta a confrontarsi con pregiudizi razzisti.
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