Il Liga: «Sono Riko e non amo questa Italia»
Lunedì e martedì al Palarubini di Trieste doppio appuntamento con il tour del rocker di Correggio tornato dopo lo stop

TRIESTE. Dopo la delusione del doppio rinvio, a marzo e aprile, e la lunga attesa dei fan, il tour «Made in Italy – Palasport 2017» di Ligabue finalmente fa tappa al Palarubini Alma Arena, lunedì (data già sold out) e martedì (c’è ancora qualche biglietto) con apertura delle porte alle 19 ed inizio del concerto alle 21. Organizza F&P Group e Zenit srl, in collaborazione con Alma Pallacanestro Trieste 2004, Regione e Agenzia PromoTurismoFVG.
Risolti i problemi di salute alle corde vocali che avevano costretto il rocker di Correggio ad uno stop, il mese scorso il tour è ripartito a pieno ritmo; commenta il Liga: «È stata dura aspettare, anche perché avevo voglia di tornare, di raccontare il mio disco, che non è un disco politico, ma l’espressione di un sentimento non risolto, di un amore non corrisposto verso l’Italia, della frustrazione verso tutto ciò che non funziona. Ma questo non ha a che fare né con la sinistra né con la destra. Sono deluso: avevo creduto che fosse possibile che la politica si occupasse degli ultimi, che non li lasciasse indietro. Ma sono contento di aver avuto quella illusione».
Prodotto da Luciano Luisi, con musiche, testi e arrangiamenti di Luciano Ligabue, l’album «Made in Italy», è stato certificato triplo disco di platino, dopo essere già stato record di vendite dell’anno nella prima settimana. «È una dichiarazione d’amore “frustrato” verso il mio Paese raccontata attraverso la storia di un personaggio, Riko: il mio secondo nome è Riccardo, è il mio alter ego, rappresenta una vita parallela, quello che sarei stato se non fossi Ligabue. Mi permette di dire quello che penso con maggiore libertà. Si tratta di un vero e proprio concept album (il mio primo), è comunque composto da canzoni che godono di una vita propria ma che in quel contesto, tutte insieme, raccontano la storia di un antieroe».
Ancora sul suo alter ego spiega: «Ho scelto di raccontare la storia di un operaio irrisolto perché appartiene ad una di quelle categorie che oggi non hanno voce. Riko è uno di noi. Un 45 enne che sta così così, che non ne può più delle ingiustizie fiscali e sociali di questo paese, che si sfoga il venerdì, torna a casa, sente il rubinetto che perde, il letto che cigola e capisce che la sua vita matrimoniale cade a pezzi così come la sua casa. Vede gli amici licenziati e trae un sospiro di sollievo: “Non è toccato a me”. Si arrabbia perché vede vincere banche e speculazioni, manifesta per strada, viene colpito e ferito, curato da una dottoressa sexy, vive i suoi 15 minuti di popolarità. Ritorna con la moglie, ripercorre la sua seconda luna di miele in lungo e in largo per lo stivale».
A Trieste sul palco con Ligabue i musicisti presenti anche nell’ultimo disco: Luciano Luisi (tastiere, cori), Max Cottafavi (chitarre), Federico Poggipollini (chitarre elettriche, cori), Davide Pezzin (basso), Michael Urbano (batteria, percussioni), Massimo Greco (tromba e flicorno), Emiliano Vernizzi (sax tenore) e Corrado Terzi (sax baritono). La band proporrà una scaletta che comprende le hit dell’ultimo album triplo platino e tutti i più grandi successi della carriera dell’artista.
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