Il trio Claudio Baglioni Virginia Raffaele e Claudio Bisio al timone di Sanremo

Il cantante: «Ci sarà più armonia al festival». Primi ospiti  Bocelli, Giorgia ed Elisa, si aspetta un sì da Checco Zalone
(S-D) Claudio Baglioni, Virginia Raffaele e Claudio Bisio durante la conferenza stampa di presentazione del 69esimo Festival di Sanremo, 9 gennaio 2019. ANSA/ RICCARDO DALLE LUCHE
(S-D) Claudio Baglioni, Virginia Raffaele e Claudio Bisio durante la conferenza stampa di presentazione del 69esimo Festival di Sanremo, 9 gennaio 2019. ANSA/ RICCARDO DALLE LUCHE

ROMA. Il terzetto è pronto: Virginia Raffaele e Claudio Bisio formeranno con Claudio Baglioni il trio di conduttori del Festival di Sanremo, in programma dal 5 al 9 febbraio. Ma ogni sera il trio potrebbe trasformarsi in un quartetto. «Come il Quartetto Cetra», scherza Baglioni. E a mezza bocca si mormora di Checco Zalone come super ospite. «Non possiamo fare i nomi, ma i cognomi... Zalone», dice Claudio Bisio in conferenza stampa. «Sta girando in Kenya, vediamo se torna in tempo».

Per il suo secondo anno il conduttore promette scintille e snocciola già i nomi dei primi ospiti ufficiali: «Andrea Bocelli con il figlio, Giorgia e Elisa. Con altri stiamo valutando la performance, comunque ci saranno almeno due ospiti cantanti a serata». E dopo Sanremo Giovani, sul palco dell’Ariston anche Pippo Baudo e Fabio Rovazzi. «Ho proposto di fare con loro Pippo, Pluto e Paperino, ma non so se andrà in porto. Comici? Avendone già due non vorrei che Bisio e Raffaele si arrabbiassero».

«La prossima sarà l'edizione 69 del festival di Sanremo - dice Baglioni -. Il 69 richiama la simmetria del sincronismo. Cerco sempre significati per le mie scelte, e dunque quest'anno sarà l'armonia al festival, come risultato, come approdo, come percorso per sposare elementi molto lontani tra loro». «Il 69 richiama anche lo ying e lo yang, l'avvicinamento degli opposti, che insieme formano l'accordo. Per questo ho voluto accanto a me fratello Sole e sorella Luna, Claudio Bisio e Virginia Raffaele», ha aggiunto.

Bisio promette: «Con Virginia faremo cose inedite, non abbiamo niente da dimostrare». E la Raffaele aggiunge: «Sperimenterò anche quest'anno. Claudio è dotatissimo di autoironia». «Non abbiamo mai lavorato insieme, non vedevo l'ora», spiega Bisio in un continuo scambio di battute con l'attrice. «Avremmo dovuto fare Zelig insieme, ma non è successo. Ci siamo conosciuti un giorno a casa sua, era afona: pensate per un uomo una serata con una donna afona, è un sogno», scherza.

Per quanto riguarda gli ospiti internazionali, Baglioni ha ribadito che la regola d’ingaggio è la stessa dell’anno scorso: dare qualcosa, non solo prendere dal festival. «Sto aspettando ancora proposte, ma al momento non ce ne sono. Il festival è internazionale per se stesso e non ha bisogno di 'figurine’».

Sanremo come da tradizione rispecchierà anche l'anima del Paese. «Siamo vicini all'anniversario della caduta del Muro di Berlino e noi invece ne stiamo alzando altri», ha rilevato Baglioni, per anni animatore sull'isola di Lampedusa della manifestazione 'O Scia’, nata proprio come forma di sensibilizzazione sull'immigrazione clandestina. «Sono stato sempre contrario ai viaggi clandestini perché provocano morti. Ma il problema non si può risolvere chiudendoci. Siamo un po’ alla farsa. Non si può risolvere il problema di milioni di persone in movimento bloccando lo sbarco di 15. Credo che le misure che sono state messe in campo dal governo non siano all'altezza. Non lo sono state neanche quelle precedenti, ma ora il problema è più grande».

Baglioni ha infine rispedito al mittente le accuse di censura nei confronti di Pierdavide Carone (già a Sanremo nel 2012 con Lucio Dalla) e i Dear Jack, esclusi dalla gara col brano “Caramelle”, sul tema della pedofilia e degli abusi sessuali. Il web si è mobilitato in loro difesa e Massimo Giletti li ha invitati per il 13 gennaio a “Non è l’Arena” su La7. —

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