Il venditore di palloncini, un colpo di fulmine insegna a diventare grandi

«Accipicchia, questo è un colpo di fulmine», pensa stupita Michelle, quando il suo cuore fa una capriola. Nonostante la sua giovane esistenza fosse fino ad allora trascorsa nel rassicurante tran tran scandito da scuola, famiglia, amica del cuore Alex e una fascinazione nerd per la matematica e i numeri, in un pomeriggio come tanti, all'annuale Herbstmesse, la fiera d'autunno di Falkenberg, la freccia di Cupido avrebbe segnato per lei l'ingresso nell'età adulta. Nel bene e nel male, poiché dopo l'incontro con il bel venditore di palloncini Sandi, l'adolescenza della brava e introversa studentessa modello sedicenne, cederà il passo ai turbamenti di giovane donna.
Indaga la variegata scala delle sfumature emozionali di una storia d'amore, con un tocco fanè in un’epoca dominata dai sentimenti messi in piazza sui social, il breve racconto di Nicoletta Consiglio "Il venditore di palloncini" (edizioni Tabula Fati, pagg. 49, euro 10), ambientato nella cittadina austriaca di Falkenberg, placida località di finzione narrativa, che l'autrice ha "inventato" prendendo spunto da Monfalcone, in cui è vissuta e ha studiato prima di trasferirsi in Austria. Pagina dopo pagina, il lettore - romanzo adatto ai ragazzi dai 12 anni in su - assiste all'evolversi della love story che, in una manciata di giorni, nasce, cresce e mette radici profonde nel cuore dei due protagonisti. Biondo, occhi azzurri, fisico atletico e un sorriso irresistibile, Sandi, poco più grande di lei, scatena nella ragazzina una cotta con i fiocchi, con tanto di farfalle nello stomaco e inevitabili insicurezze, accompagnate dalla canonica agonia per l'attesa di una telefonata, seguite a ruota dal primo bacio e da un "ich liebe dich" sussurrato nell'orecchio. Ma il destino non guarda in faccia nessuno, nemmeno le fanciulle in fiore al primo amore, e la piccola Michelle rimetterà bruscamente i piedi a terra, scoprendo quanto possa essere duro diventare grandi. E lo scoprirà nel peggiore dei modi, da sola, senza nemmeno l'amica del cuore a farle da paracadute. Un dolore che non l'abbandonerà per molti anni. Grazie però a una robusta dose di resilienza e alla capacità di recupero insita nell'essere umano, saprà nuovamente aprire il suo cuore e guardare con fiducia al futuro, serbando di quell'autunno un ricordo dolce amaro.
Patrizia Piccione
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