In bicicletta da Grado a Smartno, perla incastonata sul Collio sloveno

Ripartiamo: ripartiamo da Grado, dove la settimana scorsa vi abbiam portato a pedalare, nel primo itinerario di questa nuova rubrica A ruota libera. E montiamo in sella di buon mattino, perché oggi ci aspettano 60 chilometri e non tutti pianeggianti: passato il lungo ponte con splendida vista sulla laguna gradese, imbocchiamo la ciclabile Fvg1 Grado - Palmanova.
Prima tappa della giornata, Aquileia, dichiarata dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità: basta deviare di pochi metri dalla pista ciclabile e la Basilica di Santa Maria Assunta è lì che ci aspetta, con i suoi famosi mosaici paleocristiani, tappa fondamentale nella storia dell'arte italiana. Talmente importante che non te la puoi perdere, nemmeno se credi di essere poco interessato alla cultura!
Passate Terzo d'Aquileia e Cervignano del Friuli, la nostra terra ci stupisce ancora: tappa a sorpresa, Strassoldo, che con i suoi due castelli di Sopra e di Sotto è un raro esempio di antico borgo medievale, piccolissimo ma molto ben conservato. Certo, meno noto di Aquileia, ma ai nostri occhi altrettanto affascinante. Mi vien voglia di giocare alla principessa e fermarmi qui, almeno una notte: le stanze per gli ospiti ci sono e non hanno nemmeno prezzi inaccessibili!
Ma la meta è ancora lontana e ripartiamo, di nuovo sulla ciclabile Alpe Adria, questa volta tirando dritto fino a Palmanova: varcate le Porte Monumentali della "città stellata" - così chiamata per la sua pianta a stella con 9 punte - arriviamo in Piazza Grande, che sembra quasi troppo vasta per la cittadella che la circonda. Un pranzetto veloce, mentre i turisti fotografano il Duomo e via!
Ma già pochi chilometri dopo, a Medeuzza, mi fermo di nuovo per una fotografia al volo ad uno dei tanti gioielli quasi sconosciuti della nostra regione: una bella chiesetta che sembra fatta di biscotto! Di nuovo in sella, verso la prossima ciclabile: passata Villanova imbocchiamo la ciclopedonale Versa - Judrio e già si vede Cormons lassù, sulla collina. Prima, l'atteso pit-stop: al Green Point di Cormons possiamo lasciare le city bike noleggiate a Trieste per scambiarle con delle MTB, più adatte alle colline che ci attendono. Da qui partiamo verso il castello di Spessa che fa spettacolo, adagiato su un verdissimo campo da golf.
Entriamo in territorio sloveno: "Živijo!" ci salutano da quello che un tempo fu il confine e che ora i paesani utilizzano come sosta pic-nic. Ricambiamo e iniziamo la salita verso un altro castello-fortezza, quello di Dobrovo: e ancora più su, fino al borgo di Šmartno incastonato nelle mura e ridipinto tutto di bianco. Il poeta sloveno Gradnik lo paragona al nido di un'aquila da dove lo sguardo abbraccia un gran panorama.
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