In sala “La torre nera” di King

Il 10 agosto arriva in Italia il film sulla saga fantasy western
HOLLYWOOD. Adattare le oltre 4000 pagine della saga fantasy western in otto libri di Stephen King, La torre nera, è un'impresa su cui Hollywood lavora da dieci anni. Ci hanno provato J.J Abrams e Ron Howard (che è restato in veste di coproduttore), prima che si trovasse una strada con il danese Nikolaj Arcel (nomination all'Oscar come miglior film straniero nel 2013 con Royal Affair), regista di una sorta di summa/sequel (si vorrebbe fosse il primo capitolo di una trilogia), in sala da oggi negli Usa e il 10 agosto in Italia con Warner. Protagonista Idris Elba (che dovrebbe riprendere la parte anche nella serie tv sulla saga in fase di sviluppo) nel ruolo del “cavaliere” Roland Deschain, ultimo pistolero del Medio-Mondo rimasto a combattere il male rappresentato dall'Uomo in nero, alias Walter (Matthew McConaughey), mago/stregone dai poteri apparentemente illimitati, intenzionato a regnare con i suoi demoni sull'universo, distruggendo la mitica struttura perno fra i vari mondi, la Torre nera. Uno scontro nel quale entrerà il newyorchese Jake Chambers (Tom Taylor), potente veggente adolescente del Mondo cardine (la Terra), tormentato nei suoi incubi da visioni provenienti dagli altri mondi. Roland (al quale Elba dà grande spessore), accecato dal desiderio di vendetta contro Walter, che ha ucciso tutti gli affetti del pistolero, compreso il padre (Dennis Haysbert) trova inconsapevolmente un figlio ideale in Jake, che con il suo grande potere può cambiare i destini della guerra.


«Roland ha perso tutti quelli che amava ed ha combattuto tanti conflitti - ha spiegato il regista-, è quasi come un veterano di guerra lasciato a vagare da solo nella natura selvaggia». Il regista semplifica fin troppo il complesso universo narrativo della saga, con l'evidente intenzione di rendere la storia comprensibile anche a chi non ha letto i libri. Una decisione che andrà valutata alla prova del botteghino: i primi test screening americani non hanno tranquillizzato i produttori. Comunque King, che aveva potere di veto sulle scelte principali per il film, ha approvato questo adattamento e lo sta attivamente promuovendo sui social network. Aver limitato i percorsi narrativi ha permesso di mantenere i costi relativamente bassi per il genere (appena 60 milioni di dollari) e, stando alle ultime previsioni, il film dovrebbe debuttare con numeri soddisfacenti, visto il budget, negli Usa, superando i 20 milioni nel primo weekend.


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