John Scofield e Dave Holland oggi a Jazz & Wine of Peace

gorizia
L’esibizione odierna, alle 18, al Verdi di Gorizia, del chitarrista John Scofield con il contrabbassista Dave Holland non è soltanto la più attesa della giornata di Jazz & Wine of Peace, ma, senza dubbio, dell’intera kermesse. Oggi, in ogni caso, alle 21.30 c’è un altro appuntamento di spicco, ma al Comuale di Cormons, dove si esibirà in formazione di quartetto la sassofonista newyorkese Lakecia Benjamin, tanto carismatica quanto glamour, senza trascurare alle 12, al Castello di Spessa, la violinista Anais Drago, e alle 15, a villa Attems, un altro quartetto capitanato da un altro sassofonista: Enzo Favata. Si comincia, però, già alle 11 al Kulturni dom di Nova Gorica, con la numerosa band del percussionista Zlatko Kaucic. Parola a John Scofield.
Quando ha conosciuto David Holland?
«Non riesco davvero a ricordare quando ho incontrato Dave per la prima volta, ma è stato nel corso dei festival jazz. Il debutto assieme su un palco è stato invece durante una sessione di Chris Potter negli anni '90. Abbiamo fatto dischi e concerti con Joe Henderson e con i New Standards di Herbie Hancock».
La produzione di Cd è ormai in drastico calo. Pensa che sia un problema?
«È certamente differente, visto che eravamo abituati a produrre molti Cd come espressione creativa e ora ciò è limitato: anche il potenziale guadagno dei musicisti risulta ridotto».
Ce ne sono molti, d’accordo, ma se dovesse sceglierne uno qual è il suo album preferito nella storia del jazz?
«La mia risposta a questa domanda cambia ogni giorno. Oggi, però, il mio album preferito è “Palo Alto” di Thelonious Monk».
È più complicato per un giovane musicista avere successo nella scena jazz rispetto a quando lei ha cominciato?
«Suppongo che sia così perché ci sono molte meno opportunità di guadagnarsi da vivere lavorando come musicista. C'è anche un grande numero di studenti di musica che cerca di entrare in scena professionalmente. Non era così quando ho iniziato...». Non è la prima volta che lei viene invitato a Jazz & Wine of Peace...
« Quel che posso dire è che amo esibirmi in Italia, in generale: grande pubblico, bellissimo Paese e cibo fantastico». —
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