Klimt e Schiele a New York uno shock che dura cent’anni
New york. I nudi di Gustav Klimt ed Egon Schiele tornano in luce a New York: due rassegne alla Neue Galerie e al Met Breuer presentano l'arte a forte carica erotica e trasgressiva dei due artisti della Secessione Viennese di cui quest'anno ricorre il centenario dalla morte. «Il loro lavoro ancora oggi è radicale», ha detto Janis Staggs che ha curato la mostra di “cento opere per 100 anni” alla Neue Galerie. Al Met Breuer una quarantina di nudi di Klimt e Schiele affiancano 14 donne senza veli di Picasso: le opere di “Ossessione” vengono dalla collezione che l'eccentrico esteta e collezionista Scofield Thayer lasciò nel 1982 al Metropolitan, ed è la prima volta che disegni, acquarelli e stampe dei tre artisti sono esposti assieme con il loro contenuto shock come comune denominatore.
Sia Schiele che il suo mentore Klimt sono morti nel 1918, l'anno della fine della Prima Guerra Mondiale e del crollo dell'impero austro-ungarico. Cuore delle celebrazioni è stata Vienna con mostre al Kunsthistorisches e al Museo Leopold. Manifesti pubblicitari con i nudi di Schiele che l'ufficio del turismo viennese voleva piazzare nelle maggiori capitali dell'arte tra cui New York, Londra e Berlino sono arrivati a un passo dalla bocciatura e consentiti soltanto con strategiche “copertura” e la didascalia: «Sorry. Ha cento anni ma è ancora troppo audace».
Un'avvertenza all'ingresso della mostra al Met Breuer ricorda ai visitatori che alcuni disegni «sono ad altro contenuto erotico». Nelle loro opere Klimt and Schiele «esploravano soggetti con cui ci confrontiamo anche oggi, specialmente alla luce del movimento #MeToo», ha osservato la Staggs. «Rivisitiamo continuamente le collezioni alla luce di nuove interpretazioni e ricerche. In questo caso abbiamo contestualizzato Klimt e Schiele nel clima storico della Vienna del tempo con lo scopo di aprire un dialogo», ha detto Sheena Wagstaff, che guida il dipartimento di arte moderna e contemporanea del Met Breuer.
“Ossessione” non si limita a puntare i riflettori sulle trasgressioni dei tre artisti, ma ricostruisce il viaggio che portò le opere negli Usa. Erede di una famiglia di industriali del Massachusetts, con i soldi di famiglia Thayer aveva fondato la rivista di avanguardia “Dial” che fece conoscere agli americani T.S. Eliot, Ezra Pound, James Joyce, D.H. Lawrence, Arthur Schnitzler, Thomas Mann e Marcel Proust. Tra 1921 e 1923 Thayer fu anche paziente di Sigmund Freud a Vienna e fu in quei tre anni che acquistò “compulsivamente” oltre 600 opere tra cui i nudi di Klimt e Schiele. —
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