L’ Orchestra di Londra apre il Giovanni da Udine dirige Esa-Pekka Salonen

Domani il concerto inaugurale della stagione in programma Arnold Schönberg e Anton Bruckner

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Non capita tutti i giorni, in regione, di poter assistere a concerti come quello che domani, alle 20.45, apre la stagione del teatro Nuovo Giovanni da Udine. Esa-Pekka Salonen dirige la Philharmonia Orchestra di Londra, mitica compagine fondata nel '45 e guidata, nel tempo, da Furtwängler, Toscanini, Karajan, fino a Muti e a Sinopoli. Salonen, suo direttore principale da dieci anni, già nel marzo 2013 era stato al teatro friulano sempre con tale compagine e in quell’occasione aveva pienamente convinto sfoggiando un gesto pulito, elegante, chiaro e riuscendo a ottenere dall’orchestra una maiuscola prestazione in pagine di Ravel, Debussy, Lutoslawski. Non solo. Sessantenne da poco, carismatico, non lesina energia e passione nelle sue direzioni, sempre molto apprezzate dal pubblico che non ha lesinato applausi.

Il programma del concerto friulano è sontuoso: “Verklärte Nacht” (“Notte trasfigurata”) di Arnold Schönberg e la Settima Sinfonia di Anton Bruckner. Due capolavori. Il primo è considerato l’inizio della grande parabola artistica di Schönberg, che lo compose venticinquenne. Il secondo, per molti, è la migliore tra le Sinfonie di Bruckner (forse assieme alla Nona).

Corsi e ricorsi storici: forse, la più bella tra le incisioni della Settima di Bruckner si deve a Carlo Maria Giulini (con i Wiener), dal ’78 all’84 direttore principale della Los Angeles Philharmonic Orchestra, che, dal ’92 al 2009, ha avuto come direttore principale proprio Salonen.

Tra i quattro movimenti che compongono la Sinfonia, il più curioso è certo il terzo, lo Scherzo, con quel tema che qualcuno ha paragonato al cantare del gallo, ma non potrà non destare attenzione anche il lungo Adagio, ispirato alla morte di Wagner, del quale Bruckner fu ammiratore. Ovvio, per affrontare certe pagine ci vogliono orchestre di prim'ordine, ma abbiamo Salonen e la Philharmonia. —



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