La danza vince il Covid-19 e si riprende gli spazi urbani con il gruppo di Arearea



Torna AreaDanza, l’urban dance festival firmato da Arearea, che festeggia con l'edizione 2020 i dieci anni di attività. «Sarà un'edizione speciale – racconta Marta Bevilacqua, direttrice, assieme a Roberto Cocconi, del festival – perché ripartiamo dal gruppo: per Arearea la danza è danza di gruppo, che, nonostante tutte le restrizioni e il distanziamento fisico a cui siamo obbligati, trova una strategia per ripartire insieme. Ci tenevamo, nonostante le prevedibili modifiche del programma, che la danza abitasse gli spazi urbani, che tornasse in città».

L’anima del festival risiede, da sempre, nell’innovare le modalità di fruizione della danza, inserendo il gesto e la tensione artistica nelle radici delle città contemporanee e, per questa eccezionale edizione, nel riabitare gli spazi della città dopo i mesi di lockdown.

Tre gli appuntamenti sostenuti dalla Regione Fvg e MiBact (Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo): sabato a Udine, l’ 1 agosto a Venzone e il 2 agosto a Palmanova. L'esordio anche quest’anno avverrà nel capoluogo friulano, con la prima assoluta di “Noi siamo il Tricheco…”.

«Un debutto psichedelico – sottolinea Bevilacqua - perché il tema che affronta il coreografo Roberto Cocconi parla proprio di trasgressione, di una capacità musicale ma anche motoria di diventare tante cose: natura, animali, persone migliori». Per ciascuna delle sette repliche in programma presso i giardini Ricasoli, l’ingresso sarà consentito a massimo 15 persone che dovranno obbligatoriamente prenotare il proprio posto chiamando o inviando un messaggio al 3457680258. La rappresentazione itinerante si sposterà poi a Venzone (il 1° agosto, alle 18, nella piazza del Municipio) e Palmanova (il 2 agosto, alle 19, in piazza Grande). «Arearea prova a fare delle limitazioni post-Covid uno spunto coreografico – puntualizza Bevilacqua - e anche l'incursione danzata che avverrà in Piazza San Giacomo a Udine (sempre sabato, alle 12 e poi alle 21) è una danza inclusiva, che mette insieme professionisti e aspiranti tali, per una danza distanziata ma che prova ad avvicinare il pubblico al linguaggio della danza: la performance "Bach to dance", romantica e coinvolgente, vuole essere proprio un’occasione per lanciare un segnale di coesione tra gli spettatori e i danzatori». Debitamente distanziati per le disposizioni relative al Covid-19, gli artisti occuperanno la piazza per riportare la potenza della danza nel cuore della città, provando a fare di un limite una risorsa coreografica..

L'edizione 2020 sarà anche caratterizzata dalla sinergia con le realtà del territorio. «Arearea è una realtà ministeriale, da quest'anno riconosciuta come teatro di produzione, assieme al Cta di Gorizia e Ortoteatro di Pordenone – spiega Bevilacqua - quindi responsabilmente cerchiamo in tutti i modi di riversare sugli artisti del territorio la nostra capacità economica». Da queste collaborazioni nasce la rappresentazione per bambini e famiglie (produzione Ortoteatro) “La strega dell'acqua e il bambino di ciccia”, in scena nel borgo fortificato di Venzone, alle 17 del 1 agosto e “C'era una volta un bambino” (produzione CTA di Gorizia), in programma a Palmanova. «enzone e Palmanova – conclude Marta Bevilacqua – sono due realtà che hanno accolto con entusiasmo nella loro architettura la danza». —

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