La Grande guerra vince l’Aquileia Film Festival

Primo premio al documentario “Punta Linke - La memoria” di Paolo Chiodarelli. Cinquemila spettatori alla rassegna
Di Benedetta Moro

AQUILEIA. Oltre cinquemila partecipanti alle tre serate di proiezioni di documentari internazionali di cinema archeologico e di dialoghi con autori e storici di fama e grande afflusso agli incontri pomeridiani sui temi della valorizzazione del nostro patrimonio culturale: questo, il bilancio dell’Aquileia Film Festival, giunto alla sesta edizione, e di Archeofest, al suo primo exploit. Organizzata dalla Fondazione Aquileia in collaborazione con Venezia Post, Archeologia Viva, Rassegna Internazionale del cinema di Rovereto, Comune di Aquileia e Mibact, la manifestazione ha dato vita, complici anche le visite guidate ai siti archeologici del Friuli Venezia Giulia, a un importante festival dell’archeologia, cui hanno partecipato numerosi ospiti internazionali. Soddisfatto il presidente della Fondazione Aquileia, Antonio Zanardi Landi «per un evento molto articolato, che ha visto una grande partecipazione di pubblico e, in particolare, di moltissimi giovani, con la promessa di un’edizione ancora più ricca nel 2016 ». Dal prossimo anno gli organizzatori sperano dunque di promuovere ulteriori borse di studio, per puntare a una presenza ancora maggiore di giovani che, nell’edizione appena conclusa, sono giunti ad Aquileia dal Sud e dalle isole, per la prima volta alla scoperta della città romana, cogliendo al volo un’opportunità che ha permesso loro di conoscerla finalmente in diretta, non solo attraverso i libri. Un ulteriore potenziamento verrà dato anche al calendario di appuntamenti previsti durante le giornate del festival. L’Aquileia Film Festival, che per l’evento finale ha attirato tremila persone in Piazza Capitolo, si conferma essere un’iniziativa che, come ha affermato l’assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti, presente alla serata, «valorizza Aquileia e tutti i siti archeologici del Friuli Venezia Giulia e risponde pienamente ai fini istituzionali della Fondazione Aquileia, che la Regione condivide e supporta».

Tra i documentari in concorso, ha vinto, grazie al voto del pubblico “Punta Linke – La memoria” del regista Paolo Chiodarelli, prodotto dalla SAP Società archeologica e dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici Archeologici della Provincia Autonoma di Trento, che racconta il caso straordinario di Punta Linke, sul versante trentino del Parco dello Stelvio, dove gli scavi archeologici hanno recuperato testimonianze preziose della Prima Guerra Mondiale, venute alla luce per il ritiro dei ghiacciai. Quale riconoscimento, il Premio Aquileia ovvero un prezioso mosaico della Scuola Mosaicisti di Spilimbergo. Distaccato di un soffio, al secondo posto, il docu-film francese “I dominatori delle gelide steppe”, girato nella zona degli Altai, che narra di una spedizione archeologica franco-mongola alle prese con lo scavo della tomba di un guerriero orientale scita morto 2300 anni fa. Al terzo posto “Lo scriba che dipinge”, prodotto dal Louvre, un racconto sulle più belle opere dell’Antico Egitto, tra cui pitture, bassorilievi, edifici e statue, che svelano il segreto di come furono realizzati dai semplici tratti a penna degli “scriba dei contorni”. Protagonista della serata finale del Festival, Alberto Angela, sbarcato direttamente ad Aquileia dal set nelle valli di Comacchio, dove sta girando un servizio per Superquark. Lo studioso ha tenuto gli spettatori incollati per un’ora e mezza alle sedie durante il suo racconto “in presa diretta” degli ultimi tre giorni di Pompei. E dopo la conversazione, fino alle 2.30 del mattino ha firmato vere e proprie dediche e posato per centinaia di foto, ascoltando le manifestazioni di affetto di chi gli raccontava pezzi di vita, scelte di studio e professionali, legati alla passione che insieme a suo padre è riuscito a trasmettere.

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