“La Natura offesa” dal Covid-19 nei racconti di trenta non-scienziati
Mentre il pianeta è in attesa del vaccino contro il Covid-19 in uno imprecisato laboratorio che non ha muri, ampolle e microscopi un gruppo di 30 scienziati ha trovato il modo per combattere il coronavirus. Ma affinché il metodo sia efficace è necessario possedere alcuni requisiti, uno in particolare: la fantasia. I 30 scienziati non sono propriamente come uno si immagina lo scienziato, con i capelli scarmigliati, gli occhialini tondi calati sulla punta del naso e senza i calzini perché se si bucano non si sa come cucirli. I nostri 30 scienziati a dire il vero stanno alla scienza come Bud Spencer stava alla danza, eppure hanno scoperto l’elisir di lunga vita anche in tempi di restrizioni di libertà e di cordoni sanitari. La pandemia è una questione maledettamente seria, tuttavia è consigliabile trovare il modo di sdrammatizzare. Questo il senso dell’antologia dal titolo “La Natura offesa” (pagg. 216 pagine, euro 19) appena uscita dall’editore Morganti.
Il libro raccoglie i brani pubblicati sul profilo Facebook della casa editrice durante il confinamento. Morganti ha contattato trenta appassionati della scrittura e ha assegnato loro un compito: raccontare l’isolamento imposto dal coronavirus. Ma per alzare l’asticella dell’impegno i narratori non erano del tutto libero di esprimersi. Invece che degli appunti, l’editore ha consegnato a ciascun autore un disegno fantastico (sia aggettivo che sostantivo) dell’illustratore Piero Schirinzi. Ebbene, questa è stata la chiave per aprire la porta alla sincerità e alle più recondite sensibilità degli autori. Ne è uscito un libro di fiabe che aiutano a esorcizzare le paure e illuminano il sentiero del futuro. Gli autori sono: Maurizio Bait, Francesco Boer, Renzo Brollo, Gabriella Bucco, Caterina Candotto, Francesca Cerno, Stefania Conte, Gloria Corradi, Roberto Covaz, Caterina Degano Massimo, Emanuele Facchin, Angelo Floramo, Massimo Govetto, Ettore Lo Cascio, Paolo Morganti, Lucio Nocentini, Paolo Paron, Barbara Pascoli, Elisabetta Pozzetto, Mariano Rizzo, Alberto Rochira, Michele Sozzi, Violetta Traclò, Paolo Venti, Maria Cristina Vitali, Luca Vian e Gianni Zanolin.
Ciascuno di essi si è trovato di fronte un disegno di Schirinzi: lo scritto doveva assolutamente essere coerente con l’illustrazione. Non è stato un esercizio facile ma come ogni volta che ci si mette d’impegno le ciambelle riescono con il buco. Tecnicamente gli autori non sono volti noti in quanto, in appendice, ciascuno di essi è ritratto con la mascherina. Restano scoperti solo gli occhi, lo specchio dell’anima. —
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