La notte di Natale me la faccio in Skype

Avete presente quelle persone che non vedete mai, che incontrate in questo periodo in città e vi dicono: se non ci vediamo ti faccio gli auguri! Perché ci dovremmo vedere? Non ci vediamo da anni! Il Natale è bello però, c'è sempre un bel fermento in giro, i negozi sono affollati e le vie della città sono piene di gente che cammina affannata piena di borse e di pacchetti. Solo che c'è la crisi. Sembra che la gente spenda, ma molti simulano. A casa impacchettano vecchi libri o incartano vecchi maglioni e poi vanno a passeggiare in centro, e quando qualcuno gli chiede: oh quante borse! Cosa hai comprato di bello? Rispondono: solite robe, libri e maglioni.
Io spesso riciclo i regali degli anni precedenti, con tutte le sciarpe che ho ricevuto non spendo un soldo da un sacco di tempo. Qualche anno fa avevo ricevuto una radio sveglia orrenda che ti svegliava con una canzone orrenda di Céline Dion, l'anno dopo l'ho regalata a mio cugino, che l'anno dopo l'ha regalata alla zia di sua moglie, che l'anno dopo l'ha regalata al suo commercialista... Quella radio sveglia non l'ha mai usata nessuno ma ha fatto il giro di almeno dieci famiglie, forse quest'anno qualcuno la regalerà di nuovo a me.
Una volta, prima che mi staccassi dal Natale, fino alle 19.25 del 24 dicembre arrancavo nei grandi magazzini alla ricerca di qualsiasi cosa da regalare all'amica della zia del marito di mia cugina. Sono riuscito a comprare e regalare una stira acciughe una volta. Io quest'anno la cena di Natale la faccio in Skype, mi collego con mamma e sorella e ci vediamo con la webcam. Si evita di litigare e ognuno mangia quello che vuole.
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