La nuova Esmeralda è Elhaida voce albanese che ha scelto Trieste

Da stasera al 3 febbraio, al Rossetti, torna lo storico Notre Dame de Paris La cantante ha vinto The Voice nel team di Cocciante, con lei Di Tonno e Setti



Debutto con sorpresa questa sera, al Rossetti, per Notre Dame de Paris. L’opera moderna con le musiche di Riccardo Cocciante ritorna in città dove si fermerà fino a lunedì 3 febbraio con una replica aggiuntiva per soddisfare le richieste del pubblico. Ma c’è una novità nel cast. Nel ruolo di Esmeralda il pubblico conoscerà Elhaida Dani, la cantante vincitrice del primo The Voice italiano proprio nel team di Riccardo Cocciante e che ormai da tempo vive a Trieste.

«Sono molto emozionata di esibirmi nella mia città - spiega Dani - molti miei amici verranno a vedermi in questo ruolo e sono felice di condividere Trieste anche con gli amici del cast. Ho scelto di vivere qui perché è una città che mi fa stare bene nonostante i miei ritmi».

Un cast, quello del Notre Dame, che sarà composto dagli interpreti storici come Giò Di Tonno, Matteo Setti, Vittorio Matteucci, Graziano Galatone, Tania Tuccinardi e Leonardo Di Minno.

«Mi hanno accolta con grande calore e mi sento come in una grande famiglia. La loro vicinanza mi stimola ogni giorno a dare il meglio per meritare di condividere questa esperienza con loro. Ero a Taiwan in tournèe con Notre Dame internazionale quando mi hanno comunicato la notizia e non riuscivo a crederci».

Elhaida nasce come cantante. «Vengo dall’Albania e fin da piccola volevo cantare, ma lì le scuole di canto, classico, partono dai dodici anni. Ho iniziato a studiare pianoforte da quando ero bambina, per prepararmi. Ho sempre fatto la cantante e sono arrivata in Italia, a The Voice, sapendo che quella era la dimensione giusta per me. Non mi amavo fisicamente e non avevo una percezione di me in movimento su un palco, ma lì dovevo solo cantare. In Albania avevo già una carriera avviata ma ho scelto di mettermi in gioco».

Una cantante che amava Cocciante da sempre, inevitabilmente ha scelto la sua squadra. «Ci siamo scoperti molto affini anche come sensibilità. Speravo che lui si girasse, quindi la mia scelta è stata facile. Quando abbiamo vinto il programma lui mi ha detto che mi immaginava perfetta per cantare l’Ave Maria di Notre Dame e, quando ho iniziato a studiare il musical, ho visto il mio futuro cambiare. Ho imparato il francese, preso lezioni di danza e mi sono iscritta in palestra, la mia vita si è rivoluzionata per prepararmi ad entrare nel cast francese».

Da allora per Dani è iniziato un lungo viaggio, da Parigi alla Cina, passando per la Russia, il Libano e tanti altri paesi. «Mi hanno stupita i cinesi che conoscevano a memoria tutte le canzoni in francese, ma i miei colleghi mi avevano sempre detto che se avessi interpretato lo spettacolo in Italia avrei trovato un pubblico davvero unico al mondo. Ora lo so, il calore e l’affetto degli italiani è davvero travolgente». Eppure Elhaida Dani di pubblici ne ha visti tanti, avendo rappresentato il suo paese anche all’Eurovision del 2015 a Vienna. «Non amo molto le competizioni. Ero sotto pressione perché sapevo che tutti si aspettavano tantissimo da me, in quel contesto coloratissimo ed adrenalinico si rischia di dimenticare il motivo reale per il quale si sale sul palco, ovvero la musica». Ma a Trieste canterà, dando vita a un personaggio con cui condivide l’amore per la libertà. —



Riproduzione riservata © Il Piccolo