La paura di aprire la porta a chi ci chiede aiuto. Sipario ai Fabbri

Da oggi a venerdì sul palco lo spettacolo “Noi non siamo barbari” di Andrea Collavino

TRIESTE Apre con l’anteprima nazionale “Noi non siamo barbari” il sipario del teatro dei Fabbri, in scena da oggi a venerdì alle 20.30. Il testo è di Philipp Löhle, autore contemporaneo tedesco conosciuto per i suoi lavori dal carattere acido e surreale, di grande efficacia drammatica, ed è stato tradotto in Italia da Umberto Gandini. Lo spettacolo sarà interpretato da Filippo Gessi, Saverio Tavano, Teresa Timpano e Stefania Ugomari di Blas, con la regia di Andrea Collavino ed è una coproduzione della Contrada di Trieste e dell’associazione Scena Nuda di Reggio Calabria, in collaborazione con la Civica Accademia d’arte “Nico Pepe” di Udine.

In scena saranno affrontati temi forti e più che mai attuali attraverso un approccio anticonvenzionale: si parlerà dell’Europa, di migrazioni, dello “straniero” in un intrigo di accuse e sospetti. La storia è quella di un clandestino ospitato da una coppia di tedeschi benestanti, Mario e Barbara, immersi nella loro vita privata, nei loro problemi, finché una notte piovosa e fredda qualcuno bussa alla porta. Mai si sarebbero immaginate le conseguenze di questo evento. Noi siamo noi, e gli altri non lo sono. E questo è il punto di partenza, il dato di fatto da cui inizia tutto. Cosa succederebbe se una notte si presentasse alla nostra porta qualcuno in cerca di aiuto? La paura si materializza nella possibile perdita di sicurezze costruite in secoli, millenni di storia, sicurezze fatte di oggetti, welfare, democrazia, giustizia, chi garantirà la sopravvivenza di tutto questo di fronte allo sconosciuto? Quando poi la padrona di casa scompare, ne nasce un giallo che diventa anche lo spietato ritratto di una classe sociale e intellettuale.

«Ho voluto con questo spettacolo riflettere - racconta Collavino - la confusione, lo spaesamento della nostra società di fronte al tema della convivenza e dei grandi cambiamenti cui assistiamo e che ci investono nostro malgrado. Non c’è possibilità di nascondersi e si finisce per cercare unìancora di salvezza, che forse non c’è…». Dialoghi taglienti e cinici, un’alternanza di battute feroci e luoghi comuni sullo “straniero”». Per informazioni contrada@contrada.it oppure 040-947481. “Noi non siamo barbari” al teatro dei Fabbri in scena da oggi a venerdì alle 20.30. Informazioni alla mail contrada@contrada.it oppure allo 040-947481.

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