La Pfm rinasce e parlerà anche in triestino

Il tastierista e cantante Alberto Bravin scelto dai “superstiti” Di Cioccio e Djivas della gloriosa band italiana
Di Furio Baldassi

TRIESTE. La Premiata Forneria Marconi parlerà anche triestino. Dopo la fuoriuscita di un componente storico del gruppo progressive italiano, Franco Mussida,i “superstiti” Franz Di Cioccio, batteria e voce, e Patrick Djivas, basso, si sono guardati attorno. Attingendo dove sanno, per esperienza, che la scena è vispa e “pescosa”. A Trieste, per esempio. E indicando Alberto Bravin come nuovo tastierista e seconda voce.

Di Cioccio conosceva già la realtà locale in qualità di produttore dei Sinestesia, una delle glorie progressive cittadine. Voleva, anzi, fare l’accoppiata, tirando in ballo, oltre a Bravin, anche Robi De Micheli, chitarrista extraordinaire ma, soprattutto, frontman dei Rhapsody of Fire. L’ipotesi di un nuovo tour mondiale con queste leggende dell’epic metal lo ha frenato. Le due attività non sarebbero state compatibili.

Alberto Bravin ha scelto la via della musica praticamente da sempre. Ha iniziato a suonare il piano a tre anni (!) e non ha più smesso. Quando lui (e i genitori) avevano capito che la musica poteva essere una parte importante della sua esistenza, non ci sono stati dubbi: a Londra! Lì Alberto si è diplomato alla Vocaltech Music School in canto moderno, dopo, ci mancherebbe, tre anni di Conservatorio e un’esperienza alla scuola 55 con Marco Ballaben, l’uomo di Monfalcone, uno dei tastieristi più talentuosi della regione, oltre ad essere l’anima del gruppo Giulia Pellizzari e Ballaben, un mostruoso juke box umano che consiglieremmo per qualsiasi festa...

Rientrato in città, Alberto ha dato vita a un’altra iniziativa. Difficile vivere da musicante, è un percorso complesso e stressante. Ed ecco dunque la creazione degli Echoes Studios di via Economo, studio di registrazione completo dove tra l’altro, per non fare nomi, gli stessi Rhapsody Of Fire hanno registrato il nuovo disco, in uscita nel 2016. Scelta non casuale, anzi. Bravin, per allargare l’arco delle sue esperienze proprio l’anno scorso aveva fatto il fonico per il gruppo, per tre quinti triestino.

Dal Giappone al Cile, un’esperienza indimenticabile. Che non gli ha impedito di allestire serate col Trio Longhi (oltre a Bravin, il popolare Maxino e la talentuosa Elisa Bombacigno, non perdeteveli se capita!).

Alberto, oltre a suonare le tastiere, è anche chitarrista di più che discreta capacità, pur essendo, in questo, totalmente autodidatta. Chi l’ha visto dal vivo, oltre ad elogiarne le capacità strumentali, si è soffermato sulle sue capacità vocali, realmente notevoli. La sua versione di “Miniera” dei New Trolls, ad esempio, rientra di sicuro tra le cover imperdibili in assoluto. Così come le sue esibizioni con i Marshmallow Pies, probabilmente una delle migliori cover band dei Beatles in circolazione.

Quelli della Pfm, che hanno alle spalle quaranta e passa anni di musica, non hanno avuto dubbi. E Alberto va a coprire un posto che fu, tra i tanti, dell’incredibile Flavio Premoli. Ruolo da far tremare le vene e i polsi ma che, con la sua modestia e il suo talento, potrà ricoprire al meglio. Appuntamento il 1 maggio a Capannori, in Toscana, nel pomeriggio. Ma il “fisso” si svilupperà in quella stessa serata, quando la Pfm, dalle 23.30 in poi, chiuderà il concerto del primo maggio a Roma.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo