“La strada dritta” in tv mini-fiction sui cinquant’anni dell’AutoSole

ROMA. Il 19 maggio del 1956, il giorno in cui su uno sterrato di poche centinaia di metri viene dato inizio ai lavori, non c'è nulla: non un progetto definitivo, non le tecnologie, non le competenze...

ROMA. Il 19 maggio del 1956, il giorno in cui su uno sterrato di poche centinaia di metri viene dato inizio ai lavori, non c'è nulla: non un progetto definitivo, non le tecnologie, non le competenze professionali, non i soldi necessari. C'è una sola cosa: il coraggio di pochi uomini, capaci di immaginare una via di comunicazione che unisca il Paese. Come aveva fatto la ferrovia negli Stati Uniti. Il 4 ottobre del 1964 - appena otto anni dopo e in anticipo sui tempi previsti - una striscia di asfalto lunga 755 chilometri collega Milano con Napoli, il Nord con il Sud: è l'Autostrada del Sole.

Si sono appena concluse le riprese della miniserie in due puntate «La strada dritta» diretta da Carmine Elia, che andrà in onda in autunno, in concomitanza col cinquantenario della realizzazione. Una coproduzione Rai Fiction e Cattleya, tratta dal romanzo di Francesco Pinto e scritta da Sandro Petraglia e Fidel Signorile, che racconterà l'impresa leggendaria della costruzione dell'Autostrada Del Sole tra il 1956 e il 1964. Protagonisti della serie la bellissima Valeria Bilello (Il papà di Giovanna di Pupi Avati, sarà l'unica attrice italiana del film “One Chance” di David Frankel, regista de Il Diavolo veste Prada in uscita prossimamente) e Carmine Recano (Certi bambini dei Fratelli Frazzi e Mine Vaganti di Ozpetek con cui aveva girato anche le Fate ignoranti e Un giorno perfetto), per la prima volta insieme in un intreccio amoroso, oltre a Ennio Fantastichini, Anita Caprioli, Giorgio Marchesi e Raffaella Rea.

Una storia piena della vitalità, dell'energia, della creatività e del pionierismo-visionario, audace, a volte ingenuo di quegli anni. Tre uomini e tre donne sono i protagonisti della storia: Fedele Cova, capo della società Autostrade; Giovanni, brillante progettista; Pietro, giovane operaio salito al nord in cerca di fortuna. Accanto a loro ci sono Bruna, architetto; Angela, la moglie di Pietro; Maria, sarta. Durante quegli otto anni un esercito di manovali, carpentieri, tecnici, progettisti combatte senza sosta nell'alto dei viadotti e nel buio delle gallerie, nel fango degli inverni e nell'afa delle estati. E su quella strada trova il suo destino.

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