L’argentino Daniel Melingo al Miela Music Live porta il tango da vita vissuta con un’anima punk

TRIESTE. «Vorrei che la notte durasse una vita intera e vorrei che la mia vita durasse il tempo di una canzone» così canta ne “La Noche” l’argentino Daniel Melingo, protagonista della serata Miela...
TRIESTE. «Vorrei che la notte durasse una vita intera e vorrei che la mia vita durasse il tempo di una canzone» così canta ne “La Noche” l’argentino Daniel Melingo, protagonista della serata Miela Music Live oggi alle 21.30. Melingo è oggi l’ambasciatore di un tango popolare, “sporco” e carnale, quello dei bassifondi di Buenos Aires, dei locali fumosi dove la danza nazionale argentina non è elegante prodotto da esportazione né attrattiva turistica, ma vita vissuta. Tra Tom Waits e Nick Cave, Melingo ha anche un’anima punk frutto dei suoi ascolti giovanili (tanto da aver chiamato un suo progetto Los Ramones del Tango). Il cantante e autore argentino, con la sua voce roca e oscura ha reinterpretato la forma del tango canción inventata da Carlos Gardel. E nel 2009 il suo album «Maldito Tango» riceve proprio il premio che porta il nome di Gardel; dello stesso anno è un altro importante riconoscimento: il Latin Grammy.


Melingo ha un legame speciale con Trieste: sua nonna, Marcella Forza, cantante soprano alla Scala di Milano, era triestina di nascita ed emigrò in Argentina nel 1927. Racconta Melingo: «È la mia prima volta a Trieste e posso dire che l’emozione che provo è grande. Chissà se mi è rimasto qualche parente a Trieste, forse Cinzia Domini, non lo so. Ho trascorso gran parte della mia infanzia con mia nonna Marcella e Pietro Melingo, suo marito e mio nonno» . Il concerto al Miela, spiega, «sarà diviso in due parti. La prima dedicata per intero al nuovo album con i brani eseguiti nello stesso ordine della registrazione».
(el.rus.)


Riproduzione riservata © Il Piccolo