L’Armonia sbarca a Prosecco: cinque domeniche per sorridere

TRIESTE Il “Teatro a Prosecco” si veste dei colori delle commedie in dialetto triestino, e non solo, in cinque appuntamenti - tutti la domenica alle 17 - con una nuova edizione della rassegna dedicata al Carso dall’Armonia nell’ambito del proprio progetto di teatro amatoriale realizzato con il contributo della Fita-Uilt regionale.
Il cartellone si svolgerà in collaborazione con la Casa di cultura di Prosecco-Contovello, nella sua sala teatro, ed è stato inaugurato il 6 ottobre da “Voia de lavorar... saltime ’dosso” della Compagnia dei giovani, di Agostino Tommasi che firma anche la regia con Julian Sgherla. Con libero spunto da “L’ispettore generale” racconta a proprio modo la precarietà nel lavoro.
Il 17 novembre il cartellone ospiterà un appuntamento organizzato e promosso dal comitato provinciale Fita Ts-Go, portato in scena da Teatro Incontro, “Il clan delle vedove” di Ginette Beauvais Garcin, regia di Simonetta Feresin in collaborazione con Sandro Rossit con colpi di scena, pianti, confidenze, tenerezze e risate allorché Rose, perso il marito, riceve il sostegno delle amiche di sempre. Il cartellone proseguirà con le compagnie dell’Armonia, il primo dicembre con le Proposte teatrali e “No xe due senza tre”, testo e regia di Alessandra Privileggi, su un tema delicato, intramontabile, gioioso, ma che può diventare in taluni casi anche drammatico.
Il 26 gennaio spazio al Gabbiano con “Viva i sposi” da “Va tutto storto” di Olivier Lejeune, adattamento e regia di Riccardo Fortuna. Alle nozze di un pubblicitario imprevisti e situazioni bizzarre a partire da un “particolare” dono di un altrettanto “particolare” ospite. Il 16 febbraio sarà la volta degli Amici di San Giovanni con “El rumor del vento” di Bertina Lange, regia di Giuliano Zannier. Cosa spinge una famiglia intera a salire in cima al Monte Cocusso, a rinchiudersi in una moderna Arca e ad affrontare un viaggio di cui non si conosce né la destinazione né la durata?
Chiuderanno la rassegna il 22 marzo I Tuttofabroduei con “Signori, el delito xe servido”, ispirato dal film “Clue” di Jonathan Lynn, adattamento e regia di Stefano Volo & Laura Vicenzotti, ambientato in una villa in costiera, nel 1954, in una Trieste gestita dal Gma dove lo spionaggio era all’ordine del giorno. —
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