Larsson saluta Pordenone: «Dedica vale quanto un Nobel»

«Per me, Dedica vale quanto il Nobel per la letteratura». Lo ha ripetuto più volte Björn Larsson nel corso del Festival che Pordenone ha voluto dedicare quest’anno a lui. E lo ha detto anche l’altra...

«Per me, Dedica vale quanto il Nobel per la letteratura». Lo ha ripetuto più volte Björn Larsson nel corso del Festival che Pordenone ha voluto dedicare quest’anno a lui. E lo ha detto anche l’altra sera, ricevendo il Premio Friuladria-Crédite Agricole “Una vita per la scrittura” nell’evento conclusivo della rassegna.

La premiazione ha aperto l’incontro sul tema della libertà al quale hanno preso parte, oltre al protagonista di Dedica, Ernesto Ferrero, scrittore, saggista, a lungo direttore editoriale di Einaudi e direttore del Salone del libro di Torino dal 1998 al 2016, e Marco Aime, scrittore e uno dei più noti antropologi italiani.

E quest’anno Dedica, organizzata da Thesis, chiude ancora una volta con un bilancio lusinghiero. Oltre alla gran folla che ha salutato a tutti gli eventi c’è stata un’ottima risonanza a livello nazionale e internazionale.

I responsabili della casa editrice Iperborea, appena rientrati dalla fiera dell’editoria a Londra, hanno raccontato di essere stati avvicinati da editori di vari Paesi interessati ai libri di Larsson. Il 10 marzo è uscita, infatti, un’ intervista allo scrittore sul giornale “Dagens Nyheter”, il maggior quotidiano svedese che vende 400 mila. Nell’articolo si parlava di Dedica e di Pordenone in maniera davvero lusinghiera.

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