Le “Aeromusiche d’alfabeto” Crali e altri futuristi a Monfalcone
Come il Futurismo che fece del movimento e della velocità il suo motore pulsante, anche la mostra dedicata a Monfalcone a uno dei suoi massimi esponenti, il pittore di origine dalmata e goriziano d'adozione Tullio Crali, non rimane uguale a se stessa. A un mese e mezzo dalla sua inaugurazione l'esposizione curata nella Galleria comunale d'Arte contemporanea da Marino De Grassi si amplia, arricchendosi con due opere di Fortunato Depero, appartenenti alla collezione privata di Crali e quindi messe a disposizione dagli eredi. Assieme a uno dei due soli esemplari esistenti al mondo del volume "Aeromusiche d'alfabeto in libertà", composto da sei tavole paroliere policrome realizzate a mano dal padre del Futurismo Filippo Tommaso Marinetti, dallo stesso Crali e da Raoul Cenisi, pure un dalmata trapiantato a Gorizia. Mai esposto in Italia, il piccolo capolavoro datato febbraio 1944, la cui unica altra copia si trova alla Wolfsonian collection di Miani, di fatto rappresentò una sorta di testamento per Marinetti, scomparso nel dicembre dello stesso anno. Nel libro manoscritto gli echi della guerra, come sottolineato ieri da Degrassi, presentando le nuove acquisizioni della mostra, composta anche da una ricca sezione documentale e allestita dal Comune in collaborazione con Consorzio culturale del Monfalcone e associazione Luce nella Storia. Il volume si apre con la tavola di Marinetti intitolata "Siluri umani giapponesi" in cui parole e segni, colori e suoni si stagliano su un fondo nero come la notte, mentre due delle tavole di cui è autore Crali sono un omaggio insospettabilmente romantico a Venezia, in cui l'opera vide la luce. A chiudere la "Lotta di granchi" di Raoul Cenisi che consente, come le due opere di Depero da oggi pomeriggio visibili al pubblico, il dipinto di Giacomo Balla già incluso nell'esposizione, i manifesti pubblicitari, i documenti, le fotografie, di raccogliere appieno il senso e lo sviluppo del movimento Futurista. Anche se nucleo portante è e rimane l'opera di Tullio Crali, di cui sono esposti 84 tra dipinti e disegni, che documentano 70 anni di attività, dall'iniziale adesione al Futurismo al successivo ingresso nel movimento dell'Aeropittura, fenomeno tutto italiano che seppe imporsi all'interno dall'avanguardia da cui prese le mosse. A testimoniare i forti e fecondi legami con altri esponenti del movimento sono proprio le due opere di Fortunato Depero, datate 1914, entrambe con dedica a Tullio Crali. La prima, "Ritmi di strada", è un carboncino e acquerello su carta, mentre la seconda "Plasticità astratta", è una matita su cartone. In mostra da oggi a Monfalcone anche una dozzina di fotografie futuriste riprodotte dagli originali di formato troppo ridotto, come spiegato ieri dal curatore, per poter esprimere in modo incisivo il proprio contenuto. Tutte le novità saranno presentate al pubblico oggi, alle 18, nella Galleria comunale d'Arte contemporanea di Monfalcone, in occasione di un incontro speciale nell’ambito della mostra “Crali e il Futurismo. Avanguardia culturale”, che rimarrà allestita fino al 12 maggio. L'esposizione, che sarà aperta in via straordinaria dal 22 aprile al 5 maggio ogni giorno, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, ha accolto finora quasi seimila visitatori, segnando l'avvio di una nuova stagione per l'attività della Galleria parte contemporanea, secondo le intenzioni dell'assessorato comunale alla Cultura. —
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