Le “cinque pose” della triestina Sara Gobbo da oggi a Città del Capo

CITTà DEL CAPO. “Five Poses” (Cinque Pose), 15 opere, 3 continenti, 25 anni, 9 mesi, 1 mostra, molteplici influenze. Sono i numeri di “Five Poses” dell’artista triestina Sara Gobbo residente a New York dal 2007, la cui prima mostra personale si terrà da oggi al 12 marzo negli spazi di Openwine a Città del Capo, parte del programma dell’Art Week Cape Town, Sud Africa, la piattaforma in cui artisti e pubblico si incontrano in occasione della Cape Town Contemporary Art Fair.

“Five Poses” è un tour di 3 continenti, 5 culture e altrettante tradizioni artistiche. La figura femminile, il segno minimale e l’inusuale associazione di figure classiche e colori pop e fluorescenti sono al centro dell’opera. La sintesi delle linee, che pur sempre traducono la pienezza e volumetria del corpo, è contrastata dalla ricchezza della tavolozza i cui colori sono audacemente accostati per sorprendere. In “Five Poses” i colori rappresentano molteplici stati d’animo mimando il barlume di energia diversa che caratterizza ogni momento della vita reale. Contrasto di colori come raffigurazione del ciclo della vita.

Sara Gobbo è nata a Trieste nel 1975 e risiede a New York dal 2007. Fra le due, ha vissuto a Vancouver e a Parigi, ed ha studiato arte e storia dell’arte in tutte le città. Dal diploma, ottenuto nel ’94 al Collegio del Mondo Unito Pearson in Canada, non aveva più dipinto. Il disegno è rimasta un’attività irregolare per 24 anni, durante i quali ha intrapreso una carriera in comunicazione e marketing, pur continuando a studiare disegno sia a Parigi che a New York. Sfogliando gli schizzi realizzati durante una sessione di posa nel marzo 2018 a New York, è rimasta colpita dal numero 5. Si è data 12 mesi e ha iniziato a trasferire i disegni in colore. “Five Poses” è la sua prima mostra. —

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