Le vite di una ragazza grassa

Che il nostro mondo sia ossessionato dal corpo, è un dato di fatto. Lavorando attorno a questa idea, Mona Awad, la scrittrice canadese di Montréal che vive da tredici anni negli Stati Uniti, ha costruito il suo primo romanzo. Un libro che si fa notare per le sue qualità e la sua originalità.
“13 nodi di vedere una ragazza grassa”, tradotto da Stefania Bertola per Bompiani (pagg. 223, euro 17) racconta la storia di Lizzie, una ragazza cresciuta nella squallida periferia di Misery Saga, che preferisce conoscere ragazzi online, perché di persona si vergogna troppo del suo corpo sovrappeso. Ossessionata dall’immagine che le restituisce lo specchio, comincia a sottoporsi a una dieta ferrea, perdendo un bel po’ di chili, ma continuando a litigare con se stessa.
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